Circa 40 estremisti hanno interrotto la funzione, malmenato i presenti e incendiato la sala di preghiera. Gli indù hanno strappato la tonaca del pastore e gettato a terra le Bibbie; poi le hanno stracciate e calpestate. La sala di preghiera improvvisata non aveva i “permessi di costruzione”.
Nizamabad (AsiaNews) – Una folla di 40 radicali indù ha aggredito e picchiato i fedeli della comunità pentecostale di Gopanpally a Nizamabad, nello Stato del Telangana. Sei di loro sono stati trasportati d’urgenza in ospedale, tra cui una bambina di quattro anni, a cui gli aggressori hanno rotto una gamba. In seguito la folla ha dato alle fiamme la sala di preghiera improvvisata appartenente alla stessa comunità cristiana. Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic) denuncia ad AsiaNews il “gravissimo attacco criminale. La folla di sospetti radicali indù ha aggredito i cristiani e incendiato la loro sala di preghiera, con l’accusa falsa e costruita di conversioni forzate”.
L’aggressione è avvenuta il 18 marzo. I criminali, ancora ignoti, hanno fatto irruzione nella sala, malmenato i presenti e poi hanno incendiato il luogo.
Secondo il sovrintendente di polizia locale, il consiglio del villaggio (Panchayat) avrebbe denunciato irregolarità nella costruzione della sala di preghiera. Alla decisione del consiglio, la folla si è precipitata sul posto e ha interrotto la preghiera.
Il pastore Nitin Kumar racconta: “È stata una scena davvero spaventosa. Io ero il loro primo obiettivo: i criminali hanno strappato la mia tonaca e mi hanno inferto pugni e calci da tutte le direzioni. Ci hanno strappato le Bibbie dalle mani, poi le hanno stracciate e calpestate. I fedeli hanno cominciato a correre via sparpagliandosi, inseguiti dalla folla”.
Quello avvenuto in Telangana è solo l’ultimo di una lunga serie di violenze perpetrate dagli estremisti indù contro i cristiani. Di recente nel Chhattisgarh un’altra Chiesa pentecostale è stata attaccata da 15 uomini, con ogni probabilità membri del Bajrang Dal, l’ala giovanile militante del Vishwa Hindu Parishad (Vhp, ultranazionalisti indù).