Indonesia, migliaia di estremisti islamici contro gli Ahmadi

A West Java attaccato un edificio della comunità musulmana ritenuta eretica; autorità locali "trasferiscono" i fedeli altrove.


Bogor (AsiaNews/JP) – Circa 10 mila persone del gruppo estremista, Indonesian Muslim Solidarity, hanno attaccato ieri pomeriggio un complesso della Congregazione Ahmadiyah dell'Indonesia (JAI), che  accusano di eresia. In seguito all'aggressione 500 membri del JAI sono stati costretti dalle autorità locali a lasciare gli edifici dove si riunivano a Bogor, West Java.

Armati di pietre e bastoni, gli assalitori hanno fatto irruzione nel compound, conosciuto come campus Mubarak, provocando seri danni alle strutture: nonostante la presenza di 390 poliziotti di guardia davanti al campus, gli estremisti musulmani hanno dato fuoco al dormitorio femminile.

L'Indonesian Muslim Solidarity pretendeva che i membri del JAI lasciassero la zona entro 2 ore. Habib Abdurrahman Ismail Assegaf – coordinatore del gruppo di solidarietà – ha spiegato che "gli insegnamenti Ahmadiyah non sono in accordo con l'islam". Questa comunità, nata in Pakistan si dichiara musulmana, ma è ritenuta eretica: tra le altre cose essa non riconosce Maometto come ultimo Profeta; subisce persecuzioni da parte degli integralisti anche in Pakistan e Bangladesh. Nel 1980 il Consiglio degli Ulema dell'Indonesia ha emesso un editto in cui vietava l'insegnamento Ahmadiyah.

Dopo consultazioni tra vertici locali di polizia e autorità  politiche, i fedeli Ahmadi hanno acconsentito a lasciare il compund. Nel tardo pomeriggio 4 furgoni li hanno trasportati negli uffici del pubblico ministero.

"La nostra religione è legittima – afferma Abdul Basit, uno dei leader Ahmadi – questa è una violazione dei diritti umani, chiederemo al presidente (Susilo Bambang Yudhoyono) di intervenire". In Indonesia gli Ahmadi sono circa 200 mila.