ono arrivati con il pontefice da Lesbo. Si uniscono alle due famiglie che già vivono all’interno delle Mura leonine. Il pontefice scende per primo dall’aereo che lo ha riportato a Roma per stringere la mano a ognuno di loro. L'accoglienza e il mantenimento delle tre famiglie saranno a carico del Vaticano. L'ospitalità iniziale – ha detto padre Lombardi - sarà garantita dalla Comunità di Sant'Egidio.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Papa Francesco ospita in Vaticano altre tre famiglie di profughi siriani, di religione musulmana, fra cui sei minori. Il pontefice li ha portati a Roma dal campo profughi di Lesbo, dove ieri si è recato per una visita pastorale ed ecumenica con il patriarca ortodosso di Costantinopoli Bartolomeo e l’arcivescovo di Atene Ieronimo.
Si tratta di tre famiglie: una di cinque, un'altra di quattro e infine una di tre componenti. I loro nomi sono stati scelti dalla Comunità di Sant'Egidio, impegnato con la Chiesa valdese in Italia sul fronte dei corridoi umanitari, tra le migliaia di persone ospitate nel campo profughi di Kara Tepe a Militene (Lesbo). I dodici saranno ospitati in un primo momento proprio dalla Comunità.
Quando l'aereo è arrivato a Roma, il Papa ha aspettato che i siriani fossero scesi a terra e poi ha stretto la mano a ciascuno di loro (v. foto).
L'iniziativa è stata realizzata dopo una trattativa tra Santa Sede, Italia e Grecia. L'accoglienza sarà a carico del Vaticano. Tutti i membri delle tre famiglie sono musulmani. Due famiglie vengono da Damasco, una da Deir Azzor (nella zona occupata dal Daesh, il sedicente Stato Islamico). Le loro case sono state bombardate.