Il presidente di Singapore è in Italia: incontrerà papa Francesco

Tony Tan Keng Yam è sbarcato a Roma il 22 maggio scorso e sabato prossimo farà visita alla Santa Sede. È la prima volta che un presidente della città-Stato incontra un pontefice in Vaticano. Chiesa di Singapore: “È un evento molto significativo per noi. Siamo fortunati ad avere il sostegno del nostro governo, che capisce il valore della religione per la società”.

 


Singapore (AsiaNews) – Per la Chiesa cattolica di Singapore “è un evento molto significativo. È la prima volta che un nostro presidente fa una visita di Stato alla Santa Sede. Siamo fortunati ad avere una così grande considerazione e un grande sostegno da parte del governo”. In una nota pervenuta ad AsiaNews, l’Ufficio delle comunicazioni dell’arcidiocesi di Singapore saluta con favore la visita in Italia e in Vaticano del presidente Tony Tan Keng Yam, durante la quale il politico incontrerà anche papa Francesco.

Tony Tan, accompagnato dalla moglie e da diversi ministri, è sbarcato a Roma il 22 maggio scorso e si tratterrà nel Paese per otto giorni. Egli ha già incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del consiglio Matteo Renzi. Tra gli obiettivi del viaggio vi sono il rafforzamento delle relazioni fra Italia e Singapore nei campi di commercio, investimenti, difesa, cultura, educazione e ricerca. Il presidente della città-Stato ha ricordato che l’Italia è stato uno dei primi Paesi ad aprire dialoghi diplomatici con Singapore dopo l’indipendenza ottenuta nel 1965, “quando pochi credevano che potessimo sopravvivere a lungo come Stato sovrano”.

L’incontro tra Tony Tan e papa Francesco è previsto per sabato 28 maggio. Nella nota, l’Ufficio per le comunicazioni dell’arcidiocesi afferma che “il primo ministro Lee Hsien Loong, il quale ha ricevuto un educazione cattolica, ha detto che la Chiesa ha sempre giocato un ruolo importante nella società di Singapore, gestendo scuole, ospedali, case e opere di carità che servono i cittadini di ogni razza e religione”.

L’arcivescovo dell’isola, mons. William Goh, ha dichiarato: “Singapore ha la benedizione di avere un governo responsabile e d’aiuto, che non è solo visionario ma anche determinato e collaborativo. Abbiamo un governo che è laico ma non laicizzato, visto che riconosce il ruolo importante che le religioni possono giocare nello sviluppo morale delle persone”.

Singapore ha aperto contatti diplomatici con la Santa Sede nel giugno del 1981. In questi 35 anni di rapporti, l’episodio più significativo è stata la visita di Giovanni Paolo II nel 1986. Nel 2006 le relazioni si sono rafforzate con il viaggio del cardinale Renato Raffaele Martino, inviato speciale di Benedetto XVI, che ha tenuto un discorso sul “ruolo delle religioni nel promuovere la pace e la solidarietà, denunciando il terrorismo”.

Lo scorso agosto, il segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin ha visitato Singapore nel corso di un viaggio nel sud-est asiatico e in occasione del 50mo anniversario dell’indipendenza del Paese.