I musulmani celebrano l’inizio del Ramadan, fra appelli alla misericordia e crisi alimentari

Oggi parte il mese sacro di digiuno e preghiera per l’islam. Il re saudita Salman ricorda le “sofferenze” nel mondo a causa del “terrorismo”. Ad Amman il ristorante Caritas della misericordia offre pasti gratuiti per l’iftar. Il messaggio di pace e riconciliazione del patriarca caldeo ai “fratelli musulmani”. Allarme di medici e nutrizionisti: rischio obesità e disturbi alimentari. 


Beirut (AsiaNews) - Oggi è iniziato il Ramadan, il mese sacro di digiuno e preghiera per i musulmani, in cui i fedeli sono chiamati ad astenersi dal mangiare e dal bere, dal fumo ai rapporti sessuali dall’alba fino al tramonto del sole. “In linea con i dettami della Sharia” ha dichiarato il Gran Muftì libanese Abdul Latif Daryan, “il primo spicchio della luna nuova” in diverse nazioni arabe e musulmane conferma che “lunedì 6 giugno” inizia il Ramadan.

Nelle stesse ore anche altri leader islamici di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Giordania, Kuwait e Iraq hanno indicato nella data di oggi l’inizio del mese sacro. Tuttavia, in queste settimane non sono mancate le polemiche sulla data effettiva di inizio del Ramadan che, secondo voci critiche, si rivela sempre più un “atto formale di fede”, piuttosto che occasione “per mostrare misericordia e compassione”. 

Per tutto il mese i fedeli potranno fare colazione con cibi e bevande prima del sorgere del sole (il suhur), per poi consumare il pranzo principale alla sera dopo il tramonto (l’iftar, che rompe il digiuno). Secondo la tradizione in questo mese Dio ha rivelato il Corano al profeta Maometto; esso si chiude con la festa di Eid al-Fitr, contraddistinta da celebrazioni e sontuosi banchetti. 

In queste ore il re saudita Salman (per tradizione Custode delle due moschee sacre) ha rivolto un messaggio alla popolazione, in cui ricorda che questo è un tempo di “misericordia” in cui non si devono dimenticare “le sofferenze” patite nel mondo a causa “del terrorismo”. “L’islam è una religione di misericordia, compassione, amore e moderazione - ha aggiunto - è un richiamo alla pace, alla giustizia e alla rinuncia alla violenza e all’estremismo”. 

In occasione del Ramadan anche il patriarcato caldeo, in Iraq, ha voluto lanciare un messaggio di pace unendosi “ai fratelli e sorelle musulmani”, cui esprime “solidarietà e sentimenti sinceri” per questo periodo particolare di “digiuno, preghiera, pentimento e cambiamento di mentalità”. Nella sua “lettera ai musulmani” mar Louis Raphael Sako sottolinea che questo tempo è una “opportunità” per mettere in pratica “compassione e carità”.

In un periodo difficile per il Paese, con migliaia di morti e feriti, milioni di sfollati, sua beatitudine invoca un “Ramadan eccezionale” in termini di rinuncia all’ideologia estremista e settaria; costruzione di una cultura della riconciliazione; promozione dei valori di tolleranza, vicinanza e amicizia; favorire una coesistenza pacifica, il dialogo e il rispetto reciproco. Augurandosi una liberazione a breve di tutto il territorio nazionale dalla presenza dei terroristi dello Stato islamico, mar Sako assicura per tutto il mese di Ramadan le preghiere dei cristiani. 

Iniziative in occasione del Ramadan giungono anche dalla Caritas in Giordania, che in questo speciale Anno giubilare della Misericordia offrirà a titolo gratuito il pasto dell’iftar, che conclude la giornata di digiuno islamico. Centro dell’iniziativa il “Ristorante della Misericordia” ad Amman, realizzato dall’ente caritativo cattolico in concomitanza con il Giubileo indetto da papa Francesco. La struttura preparerà pasti che verranno distribuiti ai più indigenti al tramonto del sole, quando finisce la giornata di digiuno; a servire i piatti vi saranno volontari della Caritas, scout e parrocchiani.

A questo si aggiungono cinque banchetti speciali - aperti a tutta la cittadinanza - nella sala antistante la chiesa di Bisharat, in coordinamento con il ministero giordano per lo Sviluppo sociale. Infine, nelle prossime settimane verranno distribuiti almeno 2mila pacchi alimentari a famiglie indigenti del Paese, tutte iniziative promosse per celebrare l’Anno della misericordia. 

In tema di cibo e alimentazione, il mese sacro negli ultimi anni ha evidenziato alcuni elementi che poco hanno a che fare con la fede, quanto piuttosto con il commercio e il business, finendo per intaccare anche la salute delle persone. In questo mese si moltiplicano infatti immagini e pubblicità di cibi, bevande, pietanze e ricette per il pasto che rompe il digiuno. Per molti è ormai una occasione per rimpinzarsi di cibo, a fronte di una prolungata inattività durante la giornata a causa delle elevate temperature e dell’impossibilità di assumere bevande o alimenti. Del resto molti medici e nutrizionisti hanno già lanciato l’allarme: ironia della sorte, in questo mese di “digiuno” le persone tendono a ingrassare piuttosto che a perdere peso. Difatti, l’assunzione improvvisa e copiosa di cibi grassi e dolci causa molti problemi all’organismo. Da qui l’invito a nutrirsi meglio e mantenere un minimo di attività.