Filippine: tre quarti della popolazione vuole le dimissioni della Arroyo

Il sondaggio realizzato su un campione di 1.200 intervistati. Ieri prima conferenza stampa dopo le accuse di brogli elettorali. Stampa estera: incontro " preconfezionato".


Manila (AsiaNews/Agenzie) – Quasi tre quarti dei filippini vuole che Gloria Macapagal Arroyo lasci la presidenza dello Stato. È il risultato di un'indagine pubblicata oggi, 28 luglio, dall'agenzia indipendente Pulse Asia, condotta tra il 2 e il 14 luglio su un campione di 1.200 adulti (margine di errore del 6%). Il 73% degli intervistati vuole che la presidente lasci l'incarico, mentre a giugno la cifra era del 61%. Solo il 26% vuole che la Arroyo rimanga in carica, rispetto al 38% del mese scorso. Circa il 34% degli intervistati ha detto che sarebbe meglio per la Arroyo rassegnare le dimissioni, oppure che sia fatta cadere sotto impeachment e comunque che siano fissate subito nuove elezioni. Un altro 17% vuole che la Arroyo lasci il posto al vicepresidente, Noli De Castro. Il 15% ritiene opportuna la sostituzione della presidente con una giunta militare. Il 7% la vuole fuori dalla carica con ogni mezzo, anche incostituzionale.

Alla domanda "chi ritieni sia inaccettabile alla guida del Paese?", il 47% delle risposte indica la Arroyo. Solo il 26% indica il presidente deposto Joseph Estrada, in carcere per corruzione. Alla domanda "chi ritieni sia il miglior leader per il Paese?", il 26% ha risposto il vicepresidente De Castro, il 21% il senatore dell'opposizione, Panfilo Lacson, l'11% l'ex presidente Estrada e solo il 7% la Arroyo.

Intanto tra le critiche della stampa estera la Arroyo, ha tenuto ieri la sua prima conferenza stampa dal 6 giugno scorso, quando è stata presentata al Senato una registrazione audio in cui la presidente chiede al commissario elettorale, mentre era in corso lo spoglio, di alterare i risultati per attribuirle più voti. I giornalisti hanno accusato la presidente di aver "preconfezionato" l'incontro: le domande sono dovute pervenire a lei prima della conferenza e i media statali hanno avuto la precedenza negli interventi, con esclusione di quelli stranieri.

Da settimane ormai il Paese versa in una grave crisi politica. La Arroyo deve affrontare non solo le accuse di corruzione e brogli, ma anche quelle di voler promuovere riforme costituzionali ed economiche solo per salvarsi dalla procedura di impeachment avviata contro di lei dall'opposizione il 25 luglio scorso. Nel suo ultimo discorso sullo stato della nazione la presidente ha dichiarato di voler trasformare il sistema di governo da presidenziale a parlamentare.

Secondo l'ex presidente Fidel Ramos, la Arroyo "potrebbe concorrere alla carica di primo ministro", se passerà la riforma, "in quanto è innocente fino a prova contraria". Per Ramos, tuttavia, questa riforma non gode del sostegno popolare necessario.