India: si temono circa 700 morti per le alluvioni
Molte persone sono rimaste uccise dalla folla in fuga o sono annegate nelle loro auto.

Mumbai (AsiaNews/Agenzie) – Almeno 18 persone, fra cui 7 bambini, sono morte in una baraccopoli di Mumbai, uccise dalla folla in fuga per la notizia, rivelatasi falsa, dell'imminente rottura di una diga nelle vicinanze. Altre 7 sono rimaste ferite. Le vittime vanno ad aggiungersi al bilancio di circa 700 morti in almeno due giorni di piogge monsoniche, allagamenti e smottamenti nello Stato del Maharastra. Gli abitanti della baraccopoli di questa metropoli di oltre 15 milioni di abitanti sono scappati dalle loro case nella tarda serata di ieri per alcune voci di un imminente e disastroso allagamento. Un ufficiale di polizia ha dichiarato che "le persone erano già molto agitate e provate dalle pesanti piogge, quando hanno iniziato a girare alcune voci sulla rottura di una diga nei pressi". La polizia ha utilizzato altoparlanti per calmare la gente e contrastare queste notizie false. Una giovane madre ha dichiarato ad una televisione: "Non capivamo cosa stava succedendo, ma tutti hanno iniziato a scappare, così abbiamo fatto anche noi. Era buio pesto fuori e nella confusione molte donne e bambini sono stati travolti". Un'altra donna ha dichiarato di essere rimasta travolta dalla folla che cercava di recarsi nella parte più alta della baraccopoli per salvarsi dalle acque. "Tutti urlavano dicendo che saremmo stati invasi dall'acqua del mare o da quella provocata dalla rottura di una diga", ha dichiarato.

In altre parti della città, le strade si stanno via via liberando, dopo il graduale ritiro delle acque e dopo che le autorità hanno ricordato alle persone di recuperare le auto abbandonate per strada martedì, quando le piogge hanno bloccato la città. I treni hanno ripreso a circolare, sebbene con ritardi, e così anche gli aerei, dopo due giorni di chiusura dell'aeroporto di Mumbai. Molti lavoratori sono potuti tornare a casa solo ieri, dopo una o due notti passate in albergo, in ufficio o per strada. Anche i mercati finanziari hanno ripreso a funzionare. I coordinatori dei soccorsi dichiarano che nella sola metropoli sono morte circa 370 persone, la metà di tutti i morti stimati nello Stato della costa occidentale indiana.

Le squadre di salvataggio stanno ancora cercando di recuperare i corpi circa 100 persone sepolte sotto una valanga di fango nel villaggio di Juigaon, a circa 150 km a sud della città. Un altro smottamento di terra presso la baraccopoli di Andheri ha ucciso almeno 56 persone e continuano gli sforzi per recuperare dozzine di corpi probabilmente ancora sepolti dal fango. I giornali hanno riportato la tragedia di 16 persone, fra cui tre studenti delle superiori, morti intrappolati nelle loro auto le cui porte sono rimaste bloccate dall'acqua cresciuta di livello.

Il grande caos di questi giorni di piogge mettono in luce la carenza infrastrutturale della metropoli, nonostante l'ambizioso progetto di 6 miliardi di dollari per trasformarla in un'altra Shanghai. Il premier Manmohan Singh, nella sua visita a Mumbai ieri, ha annunciato 115 milioni di dollari di aiuti e ha dichiarato che bisogna modernizzare le infrastrutture cittadine, per renderle adeguate a quella che è la capitale economica dell'India.