Il vescovo non era riconosciuto dal governo cinese. Cattolici ufficiali e sotterranei lo apprezzavano come un pastore umile e capace. La diocesi di Mindong è per la quasi totalità costituita da fedeli della Chiesa sotterranea: su 90 mila cattolici, più di 80 mila sono clandestini. Le autorità vorrebbero che i funerali avvengano con basso profilo, senza far indossare alla salma le insegne episcopali. Ma i fedeli resistono. Mons. Huang ha passato 35 anni fra prigionia, lavori forzati e arresti domiciliari. Il suo successore è mons. Vincenzo Guo Xijin, da lui ordinato nel 2008.
Mindong (AsiaNews) – È morto stamane alle 11 (ora locale) mons. Vincenzo Huang Shoucheng, vescovo sotterraneo di Mindong (Fujian), una delle personalità più significative della Cina. Aveva 93 anni. Il 15 maggio scorso era stato portato in ospedale e i fedeli avevano temuto per la sua morte, ma si è ripreso dopo pochi giorni. Il vescovo, riconosciuto da ufficiali e non ufficiali come ordinario della diocesi, aveva desiderato morire in casa, nella curia e così è stato.
Negli oltre 60 anni di sacerdozio, mons. Huang aveva passato 35 anni fra prigionia, lavori forzati e arresti domiciliari. La diocesi di Mindong è nella quasi totalità costituita da fedeli della Chiesa sotterranea: su 90 mila cattolici, più di 80 mila sono clandestini, molto organizzati e vivi, con oltre 45 sacerdoti, più di 200 suore, più di 300 laiche consacrate e centinaia di laici catechisti. Mindong ha anche un vescovo patriottico, mons. Zhan Silu, seguito da pochi fedeli; i preti ufficiali sono una diecina e contano su poche parrocchie.
Cattolici sotterranei e ufficiali riconoscono la grandezza del vescovo defunto. Seminaristi della Chiesa ufficiale lo definiscono “umile, intelligente, un grande pastore”. “Grazie a lui – dice un sacerdote non ufficiale - la Chiesa di Mindong ha potuto crescere e rinnovarsi. Le sue sofferenze hanno portato frutti all’evangelizzazione. In questi anni sono nate e cresciute centinaia di comunità e di parrocchie”.
A causa della preponderanza della comunità sotterranea, in questi anni il governo è stato costretto a venire a patti con la vita e le attività delle comunità come costruzioni di chiese, pellegrinaggi, ordinazioni. Nel 2008 mons. Huang ha potuto ordinare anche il suo coadiutore, mons. Vincenzo Guo Xijin, 60 anni, che gli succede nell’amministrazione della diocesi. Mons. Guo è stato approvato da Benedetto XVI.
La data dei funerali non è stata ancora decisa. Fedeli di Mindong hanno rivelato ad AsiaNews che i membri del governo sono già in città per parlare con i sacerdoti e il vescovo successore per accordarsi sul da farsi.
Di solito per un vescovo non riconosciuto dal governo cinese, le autorità esigono che i funerali siano semplici, la salma senza le insegne episcopali, i fedeli siano pochi. È molto probabile che in questo caso le autorità non potranno fermare il flusso delle decine di migliaia di fedeli che verranno a rendere omaggio al pastore defunto. Essi non potranno esigere che nella liturgia ci si rivolga al defunto senza definirlo vescovo, né che la salma abbia mitra, croce pettorale e anello. Un fedele ha detto ad AsiaNews: “Per noi mons. Huang è vescovo e vestiremo la salma come tale. Se le autorità vogliono, devono venire loro, davanti a tutto il popolo a togliergli le insegne episcopali”.
In compenso, si sa che il governo ha domandato a mons. Guo di non indossare segni vescovili ed egli ha accettato con benevolenza. I fedeli si attendono che anche mons. Zhan Silu venga a onorare la salma di mons. Huang, che era stato suo insegnante in seminario.
Mons. Huang Shoucheng è nato il 23 luglio 1923 a Kangcuo, vicino alla città di Fuan (Fujian). Nel 1935 è entrato nel seminario minore di Luojiang (Funing), poi nel seminario maggiore di Fuzhou.
Il 26 giugno del 1949 è stato ordinate sacerdote insieme ad altri tre diaconi, per le mani dell’amministratore apostolico mons. Tommaso Niu Huiqing.
Dopo un periodo di insegnamento in seminario e come parroco, il 12 novembre 1955, insieme ad altri tre sacerdoti è arrestato dalla polizia di Fuzhou e fino al 1959 passa quattro anni di prigione e altri ai campi di lavoro forzato.
Ritorna a casa nel 1971. Durante la Rivoluzione culturale, avendo scritto alcuni libri catechetici, venne arrestato per la seconda volta il 23 dicembre del 1972, e condannato a 8 anni di carcere. Viene scarcerato nel gennaio 1980 e ritorna a Fuan.
Nel 1985 è consacrato vescovo coadiutore della città di Luoyuan e subisce controlli polizieschi e arresti domiciliari, che però non frenano il suo impegno. Il 27 luglio del 1990, viene arrestato e incarcerato per terza volta. Ma nel mese di agosto del 1991, gli viene sospesa la pena a causa della sua salute.
Il 20 agosto del 2005, egli ha preso possesso della diocesi di Mindong come vescovo. Il 28 dicembre 2008, ha consacrato il suo successore Mons. Vincenzo Guo Xijin come vescovo coadiutore.