Il leader islamico, 77 anni, ha perso il ricorso all’appello e rimarrà 15 anni in carcere. È un membro chiave del gruppo Jemaah Islamiah, responsabile degli attacchi di Bali del 2002. A gennaio centinaia di manifestanti avevano chiesto la sua liberazione.
Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Abu Bakar Bashir, leader islamico indonesiano condannato a 15 anni per aver finanziato un campo d’addestramento di fondamentalisti, ha perso il ricorso all’appello e dovrà rimanere in carcere.
Il religioso, 77 anni, è sospettato di essere un membro chiave del network jihadista Jemaah Islamiah, cellula indonesiana di al Qaeda. Il gruppo è responsabile dell’attentato di Bali nel 2002, quando furono uccise oltre 200 persone, per la maggior parte turisti.
Bashir è stato condannato nel 2011 per aver versato fondi ad un gruppo paramilitare islamista di Aceh, unica provincia del Paese in cui vige la sharia. Secondo le autorità i jihadisti stavano progettando di uccidere il presidente e turisti occidentali.
Lo scorso gennaio, all’inizio del processo di appello, centinaia di persone hanno protestato davanti al tribunale per ottenere la liberazione del leader. La difesa ha affermato che i fondi raccolti grazie a Bashir erano destinati all’aiuto della popolazione dei territori palestinesi, ma poi sono stati dirottati ad Aceh senza che il religioso lo sapesse.
La Corte suprema ha rigettato l’appello per mancanza di nuove prove.
A partire dal 2000 il terrorismo islamico ha colpito più volte l’Indonesia, le cui forze speciali hanno però indebolito i gruppi jihadisti più pericolosi. Lo scorso 20 luglio è stato ucciso il terrorista Santoso, leader di East Indonesian Mujahidin (Mit), cellula estremista affiliata allo Stato islamico (SI) e ricercato numero uno del governo.