Taiwan: arriva Meranti, il super-tifone più potente dell’anno

La tempesta di categoria cinque sprigiona venti di oltre 216 chilometri all’ora e oggi raggiungerà la potenza massima. Scuole, negozi e aeroporti chiusi nelle provincie meridionali e orientali dell’isola. Circa 200mila case senza corrente elettrica. Allarme anche nella Cina meridionale, dove Meranti arriverà nei prossimi giorni.

 


Taipei (AsiaNews/Agenzie) – Scuole e negozi chiusi, voli cancellati, treni bloccati e centinaia di migliaia di case senza corrente elettrica. Taiwan rimane bloccata nel giorno in cui il super-tifone Meranti colpisce le sue coste. La tempesta di categoria 5 è considerata dagli esperti la più potente registrata quest’anno in tutto il mondo.

Il super tifone colpirà soprattutto le province meridionali e orientali dell’isola, spostandosi poi fino a toccare le provincie cinesi del Guangdong e del Fujian. Il Central Weather Bureau di Taiwan ha diramato l’allerta per forti venti, piogge torrenziali e inondazioni. Al massimo registrato finora, Meranti si sposta a circa 216 chilometri all’ora causando lo sradicamento di diversi pali della luce e alberi. Hsieh Pei-yun, portavoce dell’ufficio, afferma che il peggio deve ancora venire: “Il massimo impatto [del tifone] su Taiwan si registrerà in tutta la giornata di oggi”.

Aziende e scuole sono state costrette a chiudere nella città di Kaohsiung (al sud, la seconda per importanza del Paese), con oltre 1500 persone evacuate. Circa 200mila case sono rimaste senza elettricità e gli aeroporti hanno disdetto sia i voli domestici che quelli internazionali. Le autorità delle provincie meridionali cinesi hanno già preparato l’evacuazione della popolazione e hanno iniziato a sopprimere il servizio ferroviario in attesa della tempesta.

La tempesta Meranti è arrivata a soli due mesi dal tifone Nepartak, che lo scorso luglio fece almeno 66 feriti e decine di migliaia di sfollati a Taiwan. L’anno scorso il super-tifone Dujuan uccise tre persone ferendone 300. Nel 2009, la tempesta Morakot ha devastato l’isola facendo 600 vittime, la maggior parte delle quali sepolte in una frana nel sud del Paese.