Sri Lanka, verrà riesumato il corpo del giornalista ucciso perché criticava il governo

Lasantha Wickrematunge è stato ucciso nel 2009 in pieno giorno mentre si recava a lavoro. Criticava da tempo la corruzione del governo guidato dall’allora presidente Rajapaksa, la violazione dei diritti umani e la guerra contro le Tigri tamil. La sua tomba è sorvegliata a vista, per impedire ritorsioni degli assassini ancora in libertà.


Colombo (AsiaNews) – Un giudice dello Sri Lanka ha deciso di riesumare il corpo del giornalista Lasantha Wickrematunge, ucciso nel 2009 per le sue posizioni critiche nei confronti del governo dell’allora presidente Mahinda Rajapaksa. La decisione potrebbe dare una svolta alle nuove indagini sul suo omicidio, dal momento che le prime autopsie avevano mostrato risultati contraddittori.

Wickrematunge era il direttore del giornale “Sunday Leader” ed è stato ucciso l’8 gennaio 2009 da due sconosciuti mentre si recava a lavoro. Sul quotidiano aveva criticato il governo per la diffusa corruzione, la guerra contro le Tigri Tamil e le violazioni dei diritti umani. Solo tre giorni prima del suo assassinio aveva scritto un editoriale, in cui affermava di sapere che sarebbe stato ucciso a breve dal governo, e che un’eventuale indagine sul suo omicidio sarebbe stata inconcludente.

Dopo la sua morte giornalisti, operatori dei media e pubblica opinione avevano protestato contro l’esecutivo, accusandolo di connivenza con gli assassini e di minacciare la libertà di stampa nel Paese. Wickrematunge ha ricevuto postumo anche il World Press Freedom Prize assegnato dall’Unesco a coloro che si battono per la libertà di stampa e di espressione.

Nel 2014 il ministero della Difesa, guidato da Gotabhaya Rajapaksa (fratello del presidente Mahinda), ha emanato una circolare in cui proibiva alle organizzazioni non governative di promuovere conferenze stampa, laboratori, corsi di aggiornamento per giornalisti. L’iniziativa è stata osteggiata da tutte le organizzazioni locali, che l'hano definita un tentativo di mettere il bavaglio ad attivisti e giornalisti.

Nel gennaio 2015, appena Maithripala Sirisena è stato eletto alla presidenza, egli ha promesso di riformare la normativa sui media e riaprire le indagini sulla morte del giornalista. Una prima svolta si è avuta a luglio di quest’anno, quando è stata arrestata una persona collegata all’omicidio di Wickrematunge.

Da quando il giudice srilankese ha emesso la decisione di riesumarne il corpo, la tomba del direttore è sorvegliata a vista da forze della sicurezza, per impedire qualsiasi ritorsione degli assassini ancora in libertà.