I cellulari come banche (mobile banking) per i bisogni dei bangladeshi
di Sumon Corraya

Tra il 2014 e il 2015 il volume d’affari è cresciuto del 53%. Il cellulare è diventato il mezzo più semplice per mantenere la famiglie che vivono lontane. I primi istituti di “money transfer” sono stati aperti cinque anni fa. Oggi più di 30 milioni di abitanti (su un totale di oltre 150 milioni) possiedono un conto mobile.


Dhaka (AsiaNews) – In Bangladesh lo scorso anno lo scambio di denaro tramite cellulari è aumentato del 53%. Nel Paese l'uso del telefono è diventato un vero e proprio mezzo di sostentamento con il quale i giovani aiutano i familiari rimasti a vivere nei luoghi di origine. È il caso Hasina Akter, che lavora in una fabbrica di indumenti a Tongi (nell’area di Gazipur, a pochi chilometri da Dhaka), e ogni mese invia denaro alla famiglia, che risiede a Rajshahi. Ad AsiaNews dice: “Non potevo tornare a casa ogni mese per portare i soldi. Ora invece è molto più facile”.

Negli ultimi due anni si è assistito ad un’impennata del settore del “mobile banking”. In numeri, significa che le transazioni di moneta sono passate da 1.031 miliardi di taka bangladeshi [11,7 miliardi di euro, ndr] nel 2014 a 1.577 miliardi di taka [17,6 miliardi di euro] nel 2015.

Secondo la Bangladesh Bank (BB), la banca centrale nazionale, il numero dei conti mobili continuerà a crescere in modo rapido. La svolta è avvenuta cinque anni fa, quando nel Paese hanno iniziato ad operare alcuni istituti di credito come la Dutch Bangla Mobile Banking [pioniere del settore, ndr], bKash [che utilizza il circuito di Western Union, azienda leader nell’industria del money transfer, ndr], o M-cash [il servizio per gli apparecchi mobili offerto dalla Islami Bank Bangladesh, ndr].

Il successo è dato dal fatto che le operazioni di trasferimento di denaro possono essere effettuate direttamente dal proprio telefono, senza l’obbligo di recarsi ad uno sportello bancario. Questo è un vantaggio soprattutto nelle zone rurali, dove vive il 70% della popolazione e dove spesso mancano le sedi degli uffici bancari.

Aprire un conto mobile è un’operazione pressochè immediata: basta un cellulare (il 68% della popolazione lo possiede), il possesso di una scheda telefonica, la registrazione della propria carta d’identità con fotografia. A quel punto il numero di telefono funziona come conto bancario.

A differenza di un conto bancario tradizionale, quello mobile non comporta spese di gestione. Questo è uno dei motivi che ha reso la diffusione così rapida, anche tra le persone meno abbienti. Subhankar Saha, direttore esecutivo della banca centrale, commenta: “Negli ultimi due anni abbiamo osservato che anche le persone ai livelli più bassi della piramide sociale prendono parte in modo massiccio alle attività economiche e il volume di tali attività è in aumento giorno dopo giorno. Il loro contributo ha un impatto diretto sull’aumento delle transazioni”.

L’esperto di economia riporta inoltre che oggi “esistono 30,19 milioni di conti mobili [su un totale di oltre 150 milioni di abitanti, ndr]. Questo numero è destinato ad aumentare sempre più”.