Seoul (AsiaNews) Esecuzioni pubbliche, aborti forzati, morte per fame sono alcune fra le più comuni violazioni ai diritti umani che si praticano in Nord Corea. Lo ha stabilito la Commissione nazionale per i diritti umani in Corea del Sud dopo aver intervistato e raccolto materiale da circa 150 esuli nordcoreani fuggiti al sud. Il rapporto è stato preparato da un gruppo dell'università Dongguk, guidato dal prof. Koh Yu-hwan.
Il rapporto presenta una cruda immagine della situazione . Almeno 75 dei testimoni intervistati hanno assistito a pubbliche esecuzioni. La condanna a morte viene inflitta per crimini che vanno dal furto di una mucca, fino alla vendita di materiale pornografico. Una rifugiata che ha tentato varie volte la fuga, prima in Cina e poi in Corea del Sud, testimonia che un'infermiera in un ospedale ha fatto abortire una donna colpendola ripetutamente al ventre, giustificandosi che "in ospedale non ci sono medicine adeguate".
Alcuni testimoni raccontano della fame che soffre molta parte della popolazione; i morti per fame si trovano anche per strada, affianco a venditori di riso. Una di loro ha testimoniato: " Fra il 1995 e il 1998 la mancanza di cibo era terribile. Tutti i giorni, andando al lavoro, vedevo in strada i corpi dei morti per fame".
Secondo organizzazioni internazionali negli ultimi anni in Corea del Nord sono morte almeno 2 milioni di persone per fame. La crisi alimentare è dovuta a una serie di disastri naturali (allagamenti e siccità) e ad errori nella politica agricola della dittatura militare.
A causa di tutti questi problemi, centinaia di nordcoreani tentano di scappare in Cina o verso il sud. La Cina, per evitare un flusso enorme di profughi, tende a far ritornare in Nordcorea i fuggiaschi. Anche per loro vi sono denunce di violazioni.
I fuggitivi che vengono reimpatriati dalla Cina sono portati nei campi di concentramento di Musan e Chongjin e all'Ufficio 927 di Hysan. "La prima cosa che ti ordinano afferma un rifugiato - è di spogliarti nudo e di alzarti e sederti per almeno 50 volte: questo è per vedere se tu hai del denaro nascosto nell'ano". Le donne che partoriscono in questi campi continua il testimone, sono terrorizzate per non fuggire più: i loro bambini appena nati vengono messi a terra con la faccia in giù. "le madri scoppiano a piangere, vedendo i loro bambini gridare e agitarsi. I guardiani avvertono: Pensa al tuo bambino e non scappare più in Cina".
La Commissione sui diritti umani, nata nel '98, è stata sempre restia a studiare e denunciare i problemi della Corea del Nord. Quello di questi giorni è il primo rapporto sul regno di Kim Jong-il. Ad ogni modo la Commissione ha deciso di non rendere pubblico il rapporto, suscitando le critiche di molti coreani che l'accusano di sottostare ai "sentimenti del governo [del sud] e dei politici" perdendo la sua indipendenza, garantita dalla legge.