Pechino, nuove regole per il controllo dello streaming su internet

Le nuove regole saranno varate il primo dicembre. Fra le norme vi è il divieto di diffondere notizie “live” da fonti non approvate dal governo.Il governo tenta di imporre rigidi controlli su tutti i tipi di informazione.


Pechino (AsiaNews) – L’Amministrazione cinese del cyberspazio ha deciso di controllare i siti che condividono notizie, trasmissioni, film in live-streaming. Il motivo ufficiale è che secondo il governo, quest’industria sta danneggiando i giovani tramite la diffusione di pornografia, terrorismo e frodi. Negli ultimi due anni l’affluenza ai siti con contenuti in streaming è cresciuta in modo esponenziale. Secondo il Gruppo Suiss Credit, entro il 2017 quest’industria potrebbe valere 5 miliardi di dollari Usa.

Ieri l’Amministrazione cinese ha annunciato di aver compilato una lista di 24 “regole” che vigileranno sui live-streaming in rete. Le nuove regole entreranno in vigore dal primo dicembre. Secondo le nuove disposizioni, i siti che trasmettono in streaming dovranno essere approvati, dotati di una speciale “licenza” e saranno obbligati a registrare nei database tutte le operazioni degli utenti per 60 giorni. Dovranno inoltre collaborare con le autorità per fornire informazioni su utenti che possono rappresentare una minaccia per la sicurezza e l’ordine nazionale. Fra le norme vi è il divieto di diffondere notizie “live” da fonti non approvate dal governo.

Dopo l’entrata in vigore delle nuove regole, per poter accedere ai siti e condividere notizie, informazioni, trasmissioni radiofoniche, televisive o film in rete, sarà obbligatorio registrare i dati della propria carta d’identità. In seguito alla stretta dei controlli sugli sms, la censura delle notizie che “promuovono gli stili di vita occidentale” e le linee guida dei giornalisti sui contenuti da affrontare, il governo cinese rafforza il proprio controllo anche sul mondo del web.