Giovani indiani a Colonia: "Qui per dimostrare come vibra la nostra fede"
di Nirmala Carvalho

Alla GMG gruppi di giovani indiani si confrontano con culture e tradizioni diverse. Presente anche una piccola delegazione non cattolica, prova della "pacifica coesistenza multiculturale".


Colonia (AsiaNews) – I giovani indiani partecipano alla Giornata Mondiale della Gioventù a Colonia "per fare esperienza diretta delle tradizioni dei vari popoli" e "per dimostrare come vibra la fede cattolica nel Paese".

In un'intervista ad AsiaNews p. Alwyn D'Souza, Segretario esecutivo della Commissione giovani della Conferenza episcopale indiana (Cbci), dice: "La Commissione ha guidato qui una delegazione ufficiale di 220 membri - composta da rappresentanti regionali, suore e sacerdoti - che vengono dalle 12 regioni della Chiesa in India. L'11 agosto, il Giorno della Famiglia, è stato molto interessante perché ha permesso a noi indiani di fare esperienza diretta delle varie tradizioni e differenze culturali fra i vari popoli". P. D'Souza ha aggiunto che il primo gruppo ufficiale, composto da 106 persone, ha lasciato l'India il 4 agosto mentre il secondo ha raggiunto la Germania il 7.

Secondo Albert Romanto, segretario del Movimento dei giovani cattolici indiani (Icym), l'evento è un'opportunità per "dimostrare come vibra la fede cattolica" in India. Molti giovani si sono incontrati a New Delhi prima di partire per Colonia per provare danze etniche e tribali, canzoni e costumi tipici che hanno poi portato in Germania per aiutare gli altri partecipanti a capire "i colori e la varietà culturale" dell'India.

M. K. John, uno dei giovani che partecipa alla GMG, ha 28 anni e viene dall'arcidiocesi nord-orientale di Imphal. Si è "preparato con molta attenzione" prima della partenza perché quello a Colonia "non è un mero viaggio". "Dovrebbe essere un pellegrinaggio – dice – nel quale avrò la possibilità di conoscermi meglio, fare esperienza e migliorare così il mio apporto alla diocesi dalla quale provengo". Catherine Geeta ha 25 anni e viene dalla diocesi di Jalandhar, nella parte nord del Paese. Per lei la GMG è un'ottima occasione per incontrare persone e capire le diverse culture del pianeta. Jennifer Fernandes, 24 anni proveniente da Bombay, dice di essere "curiosa e desiderosa di imparare i diversi modi in cui i giovani di tutto il mondo vivono la fede".

Oltre ai gruppi ufficiali a Colonia vi saranno molti altri giovani indiani. Il Jesus Youth, movimento nato nella provincia del Kerala, ha mandato in Germania 150 ragazzi. C.C. Manoj, portavoce dell'organizzazione, dice che i giovani hanno definito il viaggio "Pellegrinaggio della fede", perché dal 21 agosto, data di chiusura della GMG, faranno tappa anche a Roma, Lourdes ed altri luoghi di fede in giro per l'Europa.

Non tutti i delegati indiani sono cattolici: dalla provincia occidentale del Gujarat è arrivato un gruppo di 3 donne, una cristiana, una indù ed una musulmana. P. Cedric Prakash, gesuita a capo di un centro per i diritti umani in India, è il principale sponsor di questa piccola delegazione. "Una presenza esclusivamente cristiana – spiega – non avrebbe rappresentato l'India in maniera corretta. Vogliamo che le altre nazioni capiscano quanto si possa essere uniti e pacifici anche in una coesistenza multiculturale come la nostra".

La notte del 17 partirà dall'India anche un gruppo composto da 45 delegati del cammino neo-catecumenale. Sheldon Miranda, uno dei partecipanti, è già stato alle GMG di Manila, Parigi e Roma e dice: "Quando è morto Giovanni Paolo II mi sono sentito devastato, per me la sua morte ha rappresentato una perdita personale. Ora, con l'elezione di Benedetto XVI, ho un desiderio rinnovato di vederlo e sentirlo parlare. Prego che abbia lo stesso carisma del suo predecessore perché già so che ha delle capacità intellettuale strabilianti".