Hanoi, conferenza sulla fauna selvatica. Il Nepal raddoppierà il numero delle tigri entro il 2018
di Christopher Sharma

Anche il principe William presente nella capitale vietnamita per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sorte delle specie a rischio di estinzione. Ottimismo di Kathmandu: “Raggiungeremo gli obiettivi prefissati con quattro anni di anticipo”.


Hanoi (AsiaNews) – Esperti di tutto il mondo sono riuniti da ieri ad Hanoi per discutere sulla difesa della fauna selvatica, in particolare delle tigri. Anche il principe inglese William è presente nella capitale vietnamita per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sorte delle specie a rischio di estinzione. Fra preoccupazioni e allarmismi, i rappresentanti del Nepal fanno sapere che la popolazione delle tigri nel Paese è già aumentata del 70% e che Kathmandu raggiungerà gli obiettivi previsti con anni di anticipo.

Shankar Bhandari, ministro dell’Ambiente, ha dichiarato che “se tutto va bene, il Nepal è pronto a raddoppiare la popolazione di tigri entro il 2018, quattro anni prima della scadenza prevista per il 2022. E se possiamo preservare le tigri, possiamo con facilità proteggere anche altre specie di animali salvatici”.

La tigre è uno degli animali più a rischio di estinzione, con meno di 4mila esemplari (di cui più della metà in India). Un secolo fa la popolazione ammontava a 100mila individui. Nel 2010 a San Pietroburgo, 13 nazioni che ospitano felini sul proprio territorio – tra cui Vietnam, Russia, Thailandia e Indonesia – si sono unite per una task force mondiale (il “TX2”) tesa a raddoppiare il numero di tigri entro il 2022. L’obiettivo di Kathmandu è quello di salire dai 121 esemplari a più di 250.

Nonostante i buoni risultati ottenuti dal Nepal, gli addetti ai lavori sottolineano i problemi che rimangono. Maheshwor Dhakal, vice direttore del dipartimento dei Parchi nazionali, afferma: “La mancanza di un censo compiuto con metodo scientifico e di coordinazione fra i vari Paesi confinanti, rende più difficile il raddoppio della popolazione delle tigri”.

Kanchan Thapa, biologo delle tigri del Wwf, conferma l’ottimismo del governo nepalese: “Se manteniamo il presente spirito di conservazione in tutte le aree in cui le tigri sono a rischio, riusciremo a raggiungere l’obiettivo per il 2018. Altri Paesi sono preoccupati dalla diminuzione delle tigri, ma in Nepal c’è già stato un aumento del 70%”. Tale risultato è stato ottenuto soprattutto grazie al controllo del bracconaggio.