Jakarta, arrestati 9 miliziani dell’Isis: aizzavano le proteste contro il governatore
di Mathias Hariyadi

Hanno partecipato alla marcia del 4 novembre scorso con l’obiettivo di creare caos e violenza. Sfruttavano il sentimento contrario al politico cristiano per preparare la venuta del Califfato in Indonesia. Timori per la marcia del 2 dicembre.


Jakarta (AsiaNews) – La polizia indonesiana ha arrestato nove potenziali terroristi legati allo Stato islamico che hanno partecipato alle manifestazioni di massa contro Basuki Tjahaja Purnama detto “Ahok”, governatore di Jakarta, con lo scopo di generare caos e violenza. Il generale Boy Rafly Amar ha dato conferma degli arresti lo scorso 26 novembre: “[I sospettati] sono stati presi a Bekasi e West Jakarta, e i loro contatti con lo Stato islamico sono certi”.  

Il 4 novembre quasi 100mila radicali islamici sono scesi in piazza per chiedere la condanna di Ahok e il ritiro della sua ricandidatura a governatore nelle elezioni di febbraio 2017. Il politico è accusato di blasfemia dell’islam e andrà a processo nelle prossime settimane. La manifestazione, sfociata in episodi di violenza, ha subito le infiltrazioni di agitatori politici con l’obiettivo di screditare il presidente Joko Widodo, alleato del governatore.

Secondo gli investigatori, il progetto dei nove uomini era quello di rubare le armi dagli agenti durante la marcia e fare fuoco sulla folla. La polizia però, ha detto il portavoce delle forze dell’ordine, non indossava pistole quel giorno.

Fra gli arrestati ci sono Saulihun, detto Abu Musaibah, personaggio che ha favorito l’invio di miliziani indonesiani in Siria per combattere con il Califfato; Alwandi detto Aseng, terrorista addestrato in una caserma paramilitare; Wahyu Widada e Ibu Aji Maulana, accusati di lavorare per lo Stato islamico come ponte fra Siria e Indonesia, preparando l’avanzata del Califfato nel sud-est asiatico.

La polizia ha dichiarato che non esiste alcuna connessione fra questi sospetti terroristi e i gruppi radicali islamici (come il Fronte di difesa islamico) che hanno organizzato la marcia.

Dopo questi arresti cresce la preoccupazione delle autorità in vista della protesta del prossimo 2 dicembre. I movimenti radicali hanno annunciato di voler occupare le vie centrali di Jakarta durante la preghiera del venerdì. Gli agenti hanno messo in guardia gli organizzatori e gli abitanti locali, dato che “è probabile che la manifestazione venga infiltrata da persone sconosciute”. Il generale Mohammad Iriawan, ispettore-capo di Jakarta, ha detto che la protesta non è autorizzata delle autorità.