Card. Gracias ai vescovi asiatici: Preghiamo per le famiglie e i cristiani in Siria
di Santosh Digal

I vescovi sono riuniti in Sri Lanka per l’11ma plenaria delle conferenze episcopali. Il tema di quest’anno è la famiglia nel rapporto con le Chiese locali. Sul tavolo dei delegati, le maggiori sfide per i rapporti familiari. Un incontro interreligioso con leader islamici, buddisti e indù.

 


Colombo (AsiaNews) – “Preghiamo per tutte le famiglie e i cristiani in Siria”. Lo ha detto il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche (Fabc). Il cardinale è intervenuto ieri durante l’11ma Plenaria dei vescovi asiatici, che si è aperta a Negombo (Sri Lanka) e durerà fino al 4 dicembre.

Circa 140 delegati sono arrivati da tutta l’Asia per partecipare alla riunione, alla quale partecipano vescovi, sacerdoti e rappresentanti delle Chiese orientali. Il tema della Plenaria, che si svolge ogni quattro anni, è “La famiglia cattolica asiatica: La Chiesa locale dei poveri nella missione di misericordia”.

Al termine della convention i vescovi redigeranno un documento, una sorta di guida pratica sul ministero nella famiglia per la Chiesa in Asia. “Siamo qui riuniti – ha detto il cardinale – per discutere e deliberare sulla famiglia, ma non possiamo dimenticare le famiglie in Siria, che stanno sperimentando sofferenza, immigrazione e morte, a causa della guerra civile. In particolare, i cristiani stanno vivendo un momento davvero difficile. In questa conferenza dobbiamo pregare per loro”.

Tra i momenti salienti della Plenaria di quest’anno, l’incontro del primo dicembre tra i leader cristiani e quelli di fede buddista, islamica e indù.

L’attenzione dei vescovi asiatici verrà posta sulle maggiori difficoltà che le famiglie affrontano in modo trasversale in tutti i Paesi: relazioni extra-coniugali, assenza di figli, aumento del divorzio e delle ore di lavoro che porta a trascorrere meno tempo in famiglia; il proliferare della pornografia come svago, aborto, eutanasia e immigrazione.