Il presidente Sirisena ringrazia i vescovi asiatici e il lavoro della Chiesa
di Melani Manel Perera

In Sri Lanka si svolge la Plenaria della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche. Alla vigilia del raduno internazionale, il presidente ha incontrato una delegazione. I cattolici promuovono la vita sociale e religiosa della popolazione.

 


Colombo (AsiaNews) – Il presidente dello Sri Lanka Maithripala Sirisena ha incontrato una delegazione di vescovi asiatici e li ha ringraziati per “l’immenso contributo dato dalla Chiesa cattolica al conforto sociale e all’aiuto a poveri e svantaggiati dello Sri Lanka”. Ai vescovi, che si trovano nell’isola per partecipare all’11ma Plenaria della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche (Fabc), ha detto: “Per il Paese è una grande benedizione avere leader così illuminati, non solo per i cattolici ma per tutto il popolo”.

L’incontro è avvenuto il 30 novembre scorso, alla vigilia della conferenza che vede impegnati oltre 140 delegati provenienti da 40 Paesi. Il governo di Colombo ha voluto contribuire all’organizzazione della plenaria donando 10 milioni di rupie [oltre 63mila euro, ndr].

Tra gli altri, Sirisena ha incontrato il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della Fabc, il card. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo e l’arcivescovo Pierre Nguyên Van Tot, nunzio apostolico in Sri Lanka.

“Lo Sri Lanka – ha affermato – è una nazione con religioni e culture differenti, e ha tradizioni antiche diversi secoli. Abbiamo una profonda conoscenza e rispetto per le reciproche culture, costumi, tradizioni e valori”.

Il presidente ha sottolineato l’importanza dell’incontro dei vescovi in un Paese come lo Sri Lanka dove regnano pace e armonia. “Viaggiando da nord a sud – ha detto alla delegazione – noterete che ci sono luoghi di culto buddisti, indù, islamici e cristiani in ogni villaggio e città”.

A proposito del tema della plenaria – focalizzato sul rapporto tra famiglia e Chiesa locale – Sirisena ha apprezzato il lavoro dei cattolici nella “promozione della vita sociale e religiosa della popolazione”. “È un grande onore avervi qui”, ha concluso, augurando ai vescovi il successo della conferenza.