La vice-presidente estromessa dal governo, “il figlio di Marcos vuole il suo posto”

Leni Robredo, 51 anni, ha lasciato ieri il governo dopo essere stata allontanata dalle riunioni operative. Il presidente Duterte “non gradisce” la sua opposizione alle uccisioni di sospetti spacciatori, alla pena di morte e alla sepoltura di Marcos come un eroe. Il figlio del dittatore, che aveva perso la corsa alla vice-presidenza, potrebbe tornare in campo grazie ad una sentenza della Corte suprema.


Manila (AsiaNews) – Questo “non è il tempo della paura. Questo è il tempo della convinzione e del coraggio”. Con queste parole Leni Robredo, 51 enne vice-presidente delle Filippine, ha annunciato opposizione al presidente Rodrigo Duterte dopo aver lasciato ieri il governo. La donna, avvocato di professione, ha ricevuto il messaggio di “non essere più gradita” dal presidente nelle riunioni di governo e ha deciso di fare un passo indietro.

Nelle Filippine il presidente e il suo vice vengono eletti con due voti separati e molto spesso appartengono a partiti distinti. Il presidente, però, ha il potere di decidere chi partecipa ai lavori del governo. La Robredo è membro del Liberal Party, di cui fa parte anche l’ex presidente Benigno Aquino, e il cui candidato alla presidenza, Manuel Roxas, è stato sconfitto da Duterte alle urne. L’attuale vice-presidente ha vinto le elezioni battendo di misura Ferdinando Marcos Jr., figlio del defunto dittatore.

La Robredo, spiega una fonte di AsiaNews “era stata chiamata a partecipare alla riunioni solo due settimane dopo l’insediamento di Duterte, e le sue riserve sulla linea politica del presidente erano conosciute”. In particolare, la vice-presidente ha criticato in modo aperto la lotta senza quartiere agli spacciatori di droga promossa dal leader e le uccisioni extragiudiziali di presunti colpevoli che hanno toccato e 4800 unità: “Mi opporrò a queste politiche con voce più forte – ha detto la Robredo – perché credo che danneggino il popolo filippino”. La vice-presidente si è anche opposta alla proposta di reinserimento della pena capitale nel Paese.

Il “licenziamento” della Robredo, sottolinea la fonte, “fa aumentare le speculazioni, perché Marcos Jr. ha contestato l’esito delle elezioni per la vice-presidenza. La famiglia Marcos è molto vicina a Duterte. Durante la sua visita in Cina a fine ottobre, il presidente ha presentato il figlio del dittatore come il potenziale vice-presidente per il prossimo anno”. Ora, continua la fonte, “è la Corte suprema che deve pronunciarsi, la stessa Corte che ha approvato la sepoltura di Marcos nel cimitero degli eroi. Per questo molti pensano che i giudici siano favorevoli a cambiare l’esito delle elezioni”. La Robredo ha affermato che non permetterà le venga rubato il posto guadagnato con le elezioni.