Card. Toppo: "Le critiche sul papa spazzate via dai giovani di Colonia"
di Nirmala Carvalho

In un'intervista ad AsiaNews il presidente della Conferenza episcopale indiana card. Toppo parla della sua esperienza a Colonia, della nomina di Benedetto XVI e della Chiesa indiana.


Colonia (AsiaNews) – La Chiesa indiana è in totale comunione con il papa, che a Colonia "è fortemente apprezzato dai giovani nonostante un pizzico di soggezione". Il cardinale Telesphore Toppo, presidente della Conferenza episcopale indiana (CBCI), intervistato da AsiaNews a Colonia ha parlato della Giornata Mondiale della Gioventù, della comunione della Chiesa indiana con la Santa Sede e della nomina di Benedetto XVI.

"Qui a Colonia – dice - vi è un sentimento magnifico di appartenenza che è possibile solo nella Chiesa cattolica, che fa sparire barriere e confini. La Chiesa universale è visibile e vibrante e questi sentimenti sono ripetuti come una lunga eco dalle persone di diverse nazioni che si trovano qui". "Fra questi giovani – continua - vi è molto entusiasmo e questo è contagioso. Ho parlato ieri con dei giovani adulti dal Messico e questa mattina giovani francesi ed americani mi hanno chiesto di parlare dell'Asia: vi è grande interesse fra i giovani di conoscere culture e tradizioni di altri popoli e, cosa molto importante, è un interesse privo di pregiudizi".

Il porporato è a Colonia con un ricordo speciale: "Ho promesso a Giovanni Paolo II che sarei stato qui ed ho mantenuto la mia promessa. Ho partecipato alla messa di inaugurazione ma non celebrerò in maniera pubblica né effettuerò alcuna catechesi. Tuttavia ieri Misereor mi ha intervistato sulla catechesi sociale, che è una forma importante di evangelizzazione. Mi hanno chiesto un'opinione sui bambini soldato in Africa ed oggi dovrei parlare di questioni legate alla Sanità in generale ed all'Hiv in particolare". Sulla questione del virus che trasmette l'Aids, la Chiesa indiana non ha dubbi: "La Chiesa è contraria alle licenze speciali – afferma il porporato, riferendosi a polemiche sorte sulla stampa tedesca prima della venuta di Benedetto XVI – ed avere l'Hiv non significa avere la libertà di fare qualunque cosa piaccia. Quando una coppia è sposata ed uno dei 2 coniugi infetto, si tratta di un'altra questione, ma voglio sottolineare che la CBCI appoggia in pieno gli insegnamenti dottrinali della Chiesa". "Noi siamo con il Santo Padre e con la Chiesa cattolica – continua il cardinale – e non vi è alcuna divisione nella Chiesa. Questa è la verità fondamentale, che nella Chiesa vi è unità".

Sull'elezione di Benedetto XVI, Toppo dice: "La mia opinione non è di parlare di 'questo Santo Padre' o 'l'altro Santo Padre', ma è quella di considerare sempre e solo l'operato dello Spirito Santo nella Chiesa tramite l'elezione di colui che da Lui viene scelto. Anche se ho avuto un affetto particolare e personale per Giovanni Paolo II e per Benedetto XVI, il Ministero e l'Autorità dottrinale sono scesi su di loro tramite lo Spirito Santo".

Il cardinale riprende poi il tema dei giovani riuniti a Colonia: "Ieri guardandomi intorno potevo vedere solo decine di migliaia di giovani, che cercano una direzione per le loro vite. Molti di questi giovani sono professionisti nelle loro nazioni ma seguono la stella di Cristo, perché sanno che nonostante il loro modo di vivere vi è un senso di inquietudine che può essere risolto solo da Cristo. E quindi le polemiche sul "conservatore" cardinal Ratzinger o il "dottrinale" Benedetto XVI sono insensate. Se questa polemica avesse senso, bisognerebbe spiegare come mai così tanti giovani, esseri pensanti e intelligenti, sono venuti qui da tutto il mondo per vederlo?".

Il tema della GMG ed il chiaro riferimento all'Asia (la tradizione definisce infatti i Magi "Re dell'Oriente", provenienti dall'Asia) non è, secondo il porporato, da sottolineare troppo: "Qui a Colonia non vi è alcuna divisione culturale, ognuno è felice ed i giovani sono uniti come se fossero uno. Tutti sono venuti per adorarLo e vi è una partecipazione intensa fra diverse nazionalità. I confini fra culture e nazioni qui non esistono".

L'ultimo commento è sul primo impatto di Benedetto XVI ed i giovani: "Dal mio osservatorio - conclude il cardinale - io posso sentire un forte senso di apprezzamento fra i giovani per le capacità intellettuali del papa. Benedetto XVI era uno studioso rinomato molto prima della loro nascita, ed è questo forse il motivo di quel pizzico di soggezione".