Gus Dur: "Basta attacchi contro i cristiani"
di Mathias Hariyadi

L'ex presidente e leader della più grande organizzazione musulmana del Paese si dichiara pronto ad inviare paramilitari nel West Java per difendere i cristiani dagli attacchi dei fondamentalisti.


Jakarta (AsiaNews) - Kiai Haj Abdurrahman Wahid – il più importante leader musulmano dell'Indonesia, meglio noto come Gus Dur – ha chiesto con forza al gruppo estremista Islamic Defender Front di cessare ogni ostilità contro i cristiani dell'Indonesia. Gus Dur è stato presidente del Paese ed al momento ricopre la carica di presidente della Nahdlatul Ulama (NU), la più grande organizzazione musulmana dell'Indonesia, che raccoglie oltre 40 milioni di membri.

Durante una conferenza stampa egli ha avvertito che non esiterà ad inviare a Bandung – capitale del West Java – i giovani del Barisan Serba Guna (formazione paramilitare del NU ndr) per aiutare i cristiani a difendersi dagli attacchi di questi estremisti.

L'appello di Gus Dur viene dopo una serie di 23 attacchi contro chiese protestanti che gli uomini dell'Islamic Defender Front hanno portato a termine negli scorsi mesi. "Invito con forza i leader del Fronte – ha detto l'uomo – a considerare seriamente il mio avvertimento. Voglio che sia chiaro che hanno commesso 2 gravi errori, chiudendo le chiese ed attaccando gli Ahmadi (setta islamica ritenuta eretica dagli estremisti ndr)". L'avvertimento continua anche nei confronti del governo: "Il presidente Susilo Bambang Yudhoyono ha i mezzi per fermare questa situazione. Se non lo fa lui, lo farà il Barisan sotto mio diretto ordine".

Gus Dur ha parlato della situazione del West Java dopo un incontro con 2 pastori del Sinodo cristiano delle chiese, il rev. Weinata Sairin ed il rev. Jan Sera Aritonang. Egli si è rivolto anche agli stessi cristiani perseguitati: "Ignorate gli avvertimenti e le minacce del Fronte, fate come se non esistessero". I 2 pastori hanno poi espresso la speranza che il governo dia presto loro l'autorizzazione per costruire altre chiese: "Speriamo con forza - ha detto il rev. Sairin - che le autorità di Bandung ci concedano il permesso di erigere delle chiese per permettere ai fedeli di seguire le funzioni".