Corea del Nord, aperto ospedale cattolico
di Theresa Kim Hwa-young

Rason (AsiaNews) – Il 5 agosto è stato aperto in Corea del Nord il Rason International Catholic Hospital. La struttura sanitaria si trova nella provincia di Hamgyeongbuk-do, nella parte est del Paese, ed è stata costruita grazie agli sforzi del Servizio cattolico di Cooperazione internazionale di medicina, formato dalla Congregazione benedettina di S. Ottilio e dalla Chiesa cattolica di Corea.

L'edificio è composto da 3 piani che si sviluppano su di un'area di 25 mila metri quadrati, con attrezzature sanitarie per la diagnosi e le varie terapie. All'interno vi sono 100 posti letto ed il personale è composto da 80 persone, fra medici, infermieri e paramedici.

L'abate della Congregazione di S. Ottilio, Notker Wolf o.s.b, dice: "Gli ospedali cattolici danno speranza per la pace e la cooperazione. Io spero che questo ospedale in particolare possa costruire un'ulteriore strada verso la cooperazione".

Mons. Paul Ri Moun-hi, arcivescovo di Daegu (Corea del Sud), guida la Fondazione cattolica che finanzia il progetto. Dell'ospedale dice: "E' una circostanza felice che un ospedale possa aprire in Corea del Nord con l'ausilio e l'assistenza della Chiesa". "Lo sforzo della Chiesa cattolica per la riconciliazione e l'unità delle 2 Coree – continua - è una missione importante non solo per la popolazione coreana ma per la pace di tutta l'umanità".

In Corea del Nord non vi è libertà religiosa e la situazione alimentare e sanitaria della popolazione è disastrosa. Il 17 agosto mons. Cheong Jin-suk, arcivescovo di Seoul ed Amministratore apostolico di Pyongyang, ha fatto un appello per permettere lo sviluppo della libertà religiosa in Corea del Nord ed ha affermato che questo "andrà di pari passo con i miglioramenti socio-economici del Paese".