Pechino, veterani dell’esercito protestano: abbandonati dal governo

Da ieri in migliaia di fronte agli uffici del Partito per la più grande manifestazione da ottobre. Promesse fatte e non mantenute: “Noi senza nulla, nella povertà e nel disagio”. Arresti e violenze a Liulihe, Aiminjie, Datong, Luliang e Harbin.


Pechino (AsiaNews/Rfa) - Migliaia di veterani dell’Esercito di liberazione popolare cinese (Pla) manifestano da eri davanti alla Commissione centrale per le indagini disciplinari (Ccdi) del Partito comunista cinese, a Pechino. Essi protestano contro il governo per le promesse fatte e non mantenute in materia di pensioni, sanità e altri benefici di smobilitazione.

I manifestanti, che indossano le divise delle unità e delle divisioni di appartenenza, si sono disposti in fila lungo le strade che circondano gli uffici del Partito e invitano il presidente Xi Jinping a farsi carico delle loro rimostranze.

"A causa di un regolamento illegale, veniamo lasciati in condizioni di povertà e di disagio – protestano i veterani – Non abbiamo un lavoro, siamo senza reddito, status e un posto dove vivere."

I dimostranti si riferiscono alle riforme che hanno interessato l’apparato militare cinese e che hanno portato, negli ultimi decenni, alla smobilitazione di milioni di soldati in nome della “modernizzazione” dell’esercito. Alle riforme militari però non hanno fatto seguito politiche mirate al reinserimento dei veterani nella società cinese.

I veterani rivendicano le forti basi legali della loro protesta. La clausola 3 del Regolamento per le pensioni dei militari impone infatti ai governi locali di garantire che il tenore di vita dei soldati smobilitati non scenda al di sotto della media.

La manifestazione, la più grande nella capitale cinese dall’ottobre scorso, si svolge sotto gli occhi di numerosi agenti di polizia in uniforme che al momento non sembrano intenzionati a disperdere la folla. Tuttavia, in altre parti del Paese sono avvenuti scontri e arresti.

Molte persone che volevano prender parte alla manifestazione sono state fermate prima ancora di raggiungere Pechino, nelle periferie e in luoghi come Aiminjie, Datong, Luliang e Harbin. Altre hanno subito violenze e fermi. A Liulihe, quattro veterani sono stati aggrediti dalla polizia nella giornata di ieri e ora si trovano in ospedale.