Arrestata Leila De Lima, che combatte la violenza di Duterte

L’arresto avvenuto questa mattina. Accusata per traffico di droga, rischia l’ergastolo. La senatrice e i suoi sostenitori respingono le accuse: “E' una macchinazione di Duterte”. La decennale rivalità col presidente filippino, definito “un serial killer sociopatico”.


Manila (AsiaNews) - Le autorità filippine hanno disposto oggi l’arresto di Leila de Lima, senatrice e fiera oppositrice del presidente Duterte, con l’accusa di traffico di droga. De Lima, già commissario per i diritti umani e segretario alla giustizia, rischia ora l’ergastolo.

La senatrice e i suoi sostenitori respingono con forza le accuse e affermano di esser vittime di una macchinazione orchestrata dal presidente filippino per mettere a tacere o intimidire chiunque critichi il suo operato e la sua brutale guerra alla droga che, da quando è iniziato il suo mandato otto mesi fa, ha provocato la morte di oltre 7 mila persone.

Leila De Lima è stata arrestata formalmente questa mattina, dopo aver passato la notte nel suo ufficio sotto sorveglianza delle forze di polizia. La senatrice, rilasciando alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti fuori dal suo studio in senato, ha affermato: “E’ un onore andare in prigione per qualcosa in cui credo. Per favore, pregate per me”. “Come ho ripetuto più volte – ha proseguito De Lima – sono innocente. Non vi è alcuna verità nelle accuse contro di me, che avrei beneficiato del traffico di droga, che avrei ricevuto denaro e che avrei favorito dei detenuti per droga”.

La senatrice contrattacca: “La verità verrà fuori al momento opportuno. Non riusciranno a mettermi a tacere e fermare la mia lotta per la verità e la giustizia, contro le quotidiane uccisioni e la repressione del regime di Duterte”.

Il 21 febbraio scorso De Lima aveva definito Duterte un “serial killer sociopatico” e aveva invitato i suoi concittadini a contrastare la guerra alla droga del presidente filippino.

L’arresto tenta di fermare una campagna decennale della senatrice De Lima per esporre Duterte come il leader degli squadroni della morte, durante il suo mandato di sindaco della città di Davao e poi come presidente.

Nel mese di agosto Duterte aveva accusato De Lima di far parte di un’associazione a delinquere dedita al traffico di droga con i criminali all'interno della più grande prigione della nazione, al tempo in cui la senatrice era segretaria alla giustizia nel governo precedente. Nei mesi successivi il presidente ha poi cominciato una personale campagna per screditare l’oppositrice.

La scorsa settimana sono stati rivolti alla senatrice tre capi di imputazione, e ieri sera le autorità filippine hanno emesso un mandato di arresto. De Lima ha prima cercato di evitare la polizia trovando rifugio nel suo ufficio del senato, ma alle prime ore del mattino ha deciso di consegnarsi ai poliziotti che, armati, sorvegliavano l’edificio.