Sri Lanka, ex presidente: vedove di guerra abusate dai militari
di Melani Manel Perera

Chandrika Bandaranaike Kumaratunga denuncia un diffuso sistema di sfruttamento. Nel nord e nell’est dell’isola vivono oltre 80mila donne sole con figli a carico. “La mancanza di mezzi di sussistenza le rende ancora più vulnerabili”. L’esercito respinge ogni accusa, anche se in passato ha attuato una severa repressione della cattiva condotta delle truppe.


Colombo (AsiaNews) – Tante vedove di guerra subiscono abusi sessuali da parte dei militari, che chiedono loro favori sessuali in cambio dello sbrigo di pratiche amministrative. È la denuncia di Chandrika Bandaranaike Kumaratunga, ex presidente dello Sri Lanka e finora unica donna ad aver ricoperto tale carica. L’ex presidente ha parlato nei giorni scorsi ad una riunione dei corrispondenti esteri, sottolineando le sofferenze cui sono tuttora sottoposte le donne nella parte settentrionale e orientale del Paese, rimaste senza marito a causa del conflitto civile. “Dopo essere sopravvissute agli orrori della guerra di secessione – ha detto – esse ora sono vittime di un diffuso sistema di sfruttamento sessuale da parte di funzionari delle proprie comunità e dell’esercito”.

Stime ufficiali riportano che nel nord e nell’est dello Sri Lanka vivono più di 80mila vedove di guerra. La maggior parte di loro lotta ogni giorno per la sopravvivenza, spesso senza una casa e con figli a carico. Chandrika Bandaranaike Kumaratunga ha vissuto in prima persona il dolore della perdita del padre Solomon Bandaranaike, primo ministro assassinato nel 1959. Sua madre Sirimavo Bandaranaike succedette al marito alla guida del governo. Non solo, anche Chandrika Bandaranaike è vedova [il marito, un famoso attore, è stato ucciso davanti ai suoi occhi nel 1988, ndr] e con due figli da mantenere.

La donna, attuale presidente dell’Ufficio per l’unità nazionale e la riconciliazione, ha osato sollevare il velo su una pratica molto diffusa nell’isola. “Le vedove vengono molestate – ha dichiarato – persino se si recano negli uffici per firmare dei documenti. Sappiamo di numerosi incidenti in cui il personale militare ha chiesto favori sessuali”.

Dopo le sue affermazioni, l’esercito ha rilasciato una dichiarazione in cui nega ogni addebito contro i militari che operano nelle aree devastate dalla guerra. Nella dichiarazione si specifica che le “accuse sono senza fondamento, dato che nessun funzionario dell’esercito è impiegato nell’amministrazione civile”. Nonostante l’attuale presa di distanza, in passato le autorità hanno attuato una severa repressione della cattiva condotta delle truppe. Oggi non esiste una casistica ufficiale delle violenze perpetrate dall’esercito e la maggior parte dei casi non vengono neanche denunciati.

Secondo Chandrika Bandaranaike, le donne sono ancora più vulnerabili perché “tante di loro non hanno i mezzi per sopravvivere, perciò è più facile che diventino vittime di sfruttamento”. L’ex presidente ha aggiunto che le vedove necessitano di sostegno psicologico per i traumi subiti. “Questo sostegno però – ha concluso – non deve venire dall’esterno, ma deve essere fornito utilizzando le risorse locali”.