Zhou Xiaochuan: Quest’anno lo yuan dovrebbe rimanere “abbastanza stabile”

È impossibile prevedere con certezza quali eventi influiranno sulla “moneta del popolo”. L’obiettivo del governo è mantenere la crescita attorno al 6,5%.  La riserva di valuta straniera ridotta da 4mila a 3mila miliardi di dollari Usa. 


Pechino (AsiaNews) – Zhou Xiaochuan, presidente della Banca del popolo cinese ha affermato venerdì che quest’anno lo yuan dovrebbe rimanere “piuttosto stabile”. Nel 2016, il presidente americano Donald J. Trump aveva accusato la Cina di aver svalutato in modo volontario la “moneta del popolo”, che l’anno scorso ha perso il 7% del proprio valore.

“In queste circostanze – ha dichiarato Zhou a Pechino – crediamo che quest’anno il tasso di cambio dello yuan rimarrà abbastanza stabile. Ma in ogni caso nessuno può prevedere con esattezza quali incertezze ed eventi potrebbero influire sullo yuan. Il mercato valutario è sempre molto sensibile e segue l’andamento complessivo del mercato globale”.

Trump ha accusato più volte Pechino di essere “manipolatore di valuta” e aver indebolito la propria moneta per aumentare le proprie esportazioni. Egli ha anche minacciato di imporre onerose tariffe doganali sui prodotti cinesi.

La Banca centrale ha inasprito la politica monetaria, aumentando i tassi d’interesse a breve termine per la prima volta dal 2013. La decisione è motivata da un’“esplosione” di prestiti dello scorso anno a sostegno della crescita che hanno portato a preoccupanti rischi finanziari.

Zhou si è anche espresso riguardo al drammatico calo delle riserve di valuta estera dello scorso anno, che sono cadute da 4mila a 3mila miliardi di dollari Usa, una quantità di valuta che secondo Zhou “non era poi così necessaria per il Paese”.