Pechino attacca il Dalai Lama durante le celebrazioni della "liberazione" del Tibet

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – I media nazionali cinesi hanno criticato ieri con forza le richieste di una "maggiore autonomia del Tibet" espresse dal Dalai Lama il giorno del 40° anniversario della fondazione della regione autonoma del Tibet. In un articolo pubblicato giovedì – poche ore dopo la marcia a passo d'oca dei soldati di Pechino per le strade della capitale del Tibet, Lhasa - l'agenzia di stampa governativa Xinhua [Nuova Cina ndr] ha denigrato il leader religioso per aver portato l'attenzione estera su "un affare interno".

"Potrebbe essere poco rispettoso dubitare della saggezza di 'Sua Santità' – si legge nell'articolo – che non vuole svegliarsi davanti alla realtà, ma dobbiamo domandarci cosa intenda nel suo cuore quando parla di maggiore autonomia".

Il Dalai Lama, nel corso del suo esilio forzato in India, ha prima rinunciato ad ogni pretesa di indipendenza ed è col tempo arrivato a chiedere solo "maggiore autonomia" per il Tibet. La Cina ha sempre accusato però il leader spirituale di continuare a "provocare il separatismo". Secondo i media governativi la ricerca di sostegno del Dalai Lama presso governi stranieri è la prova che egli non cerca una soluzione pacifica alla questione tibetana. "Una persona che cerca con purezza di cuore un compromesso – dice sempre la Xinhua – certamente non getta fango contro l'altra parte. Cercare in continuazione l'interferenza di stranieri in affari interni è un ovvio rifiuto dell'ossatura stessa della Cina, di cui il Tibet è parte".

L'articolo riporta poi la classica difesa del ruolo del regime cinese e sottolinea la liberazione da parte dei comunisti di "servi e schiavi, una volta oppressi dal regime gerarchico" del Dalai Lama oltre al miglioramento degli standard di vita dei tibetani. "Deve affrontare – conclude l'articolo – il fatto che il Tibet, sotto l'attuale meccanismo autonomo, ha visto cambiamenti che sarebbero stati impossibili sotto la sua dominazione".

Il Tibet è  di fatto dominato dalla Cina sin dall'invasione del territorio himalayano da parte dell'Esercito di Liberazione popolare nel 1950. Nel 1959 il Dalai Lama dovette fuggire in esilio dopo il fallimento di una sollevazione contro la dominazione cinese.