Un progetto allo studio nella provincia di Hebei che vorrebbe utilizzare le zone umide intorno alla capitale, che però soffre scarsità di acque. La crisi di inquinamento intorno a Pechino si risolverebbe chiudendo un numero significativo di fabbriche di acciaio nella regione, ma potenti interessi e imprese statali si sono opposti a tali ipotesi.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Una “collana verde” di alberi contro l’inquinamento dell’aria. E’ il nuovo progetto allo studio nella provincia dell’Hebei, dopo che per lungo tempo il problema dell’inquinamento atmosferico è stato affrontato in modo frammentario, ad esempio multando alcune aziende inquinanti, investendo in fonti energetiche alternative e facendo pressione per far rispettare gli standard.
La provincia di Hebei, che circonda anche Pechino, conta numerose fabbriche di acciaio alimentate a carbone e ha le città più inquinate della Cina. L'inquinamento delle fabbriche è responsabile di gran parte dello smog di Pechino e di altre parti del nord del Paese. In tali zone, i livelli dell’inquinamento restano tra i peggiori del mondo, anche se recenti statistiche ufficiali indicano lievi miglioramenti.
Il piano “collana verde” è stato annunciato ieri sul sito del governo provinciale dell'Hebei. L'annuncio fa riferimento ai dettagli apparsi in un documento del 15 marzo sul coordinamento dello sviluppo nell’Hebei e Pechino. Il piano mira a incrementare l’estensione delle foreste, lungo il confine Hebei-Pechino, sfruttando anche fiumi, bacini, zone umide e terreni agricoli. Anche se il piano prevede la conservazione delle zone umide più grandi, non dice che Pechino soffre di siccità cronica, per cui v'è pochissima acqua a cui attingere.
All'inizio di quel mese, però, il sito governativo Cina Science Daily ha pubblicato un articolo secondo il quale la causa principale dello smog di Pechino è la diminuita forza del vento. E uno dei fattori che causano tale evento è stata la messa a dimora di alberi dove non erano mai stati prima. Affermazione che sembra contraddire le dichiarazioni ufficiali secondo le quali la creazione di una “collana verde” intorno a Pechino potrebbe ridurre i livelli di inquinamento.
La Cina ha già tentato ambiziosi progetti di rimboschimento. I più noti sono quelli lanciati nella Mongolia Interna e in altre parti del nord della Cina, dove le persone sono stati costrette o incoraggiate a piantare alberi per fermare la crescita del deserto di Gobi. E mentre gli scienziati discutevano sulla misura degli interventi, i deserti hanno continuato ad aumentare.
Alcuni ambientalisti sostengono poi che la crisi di inquinamento intorno a Pechino si risolverebbe chiudendo un numero significativo di fabbriche di acciaio nella regione, ma potenti interessi e imprese statali si sono opposti a tali ipotesi.