Carrie Lam in visita agli uffici di Pechino ad Hong Kong
di Paul Wang

Visita “di cortesia”, non ”di gratitudine”  per averla sostenuta nelle elezioni. La promessa di mantenere saldo il principio “una nazione, due sistemi”. “Preoccupante” l’influenza di Pechino.


Hong Kong (AsiaNews) – Carrie Lam, il nuovo capo dell’esecutivo, vincitrice delle elezioni di tre giorni fa, domani o al più presto farà visita agli uffici della Cina nel territorio di Hong Kong. Si tratta del Liason Office, che cura tutti i rapporti fra le due entità; l’Ufficio del commissario del Ministero cinese degli esteri, che cura i rapporti fra Hong Kong e i Paesi stranieri; la sede dell’Esercito per la liberazione del popolo, per la sicurezza del territorio.

Carrie Lam, che lavorava nell’esecutivo di Hong Kong da diversi anni, è giudicata da molti come “la candidata di Pechino”, che la Cina ha sostenuto nelle elezioni. Secondo diversi giornali di Hong Kong, il Liason Office ha svolto una forte pressione sul Comitato elettorale per la vittoria della Lam. In un’intervista alla radio locale, la Lam ha voluto precisare che la visita non è un segno di gratitudine verso la Cina, ma una visita di cortesia.

Lam ha anche promesso che il suo governo terrà fede al principio di “una nazione, due sistemi”, che permette ad Hong Kong di avere un alto grado di autonomia e un sistema diverso da quello della Cina. “Con questo alto grado di autonomia, il governo [di Hong Kong] sarà responsabile del proprio lavoro. Guardo a questo come il principio-guida del nuovo governo”.

Dal 1997, da quando Hong Kong è ritornata alla Cina, i governi hanno spesso richiesto l’intervento di Pechino, sulla cittadinanza per i figli di hongkonghesi che vivono in Cina (rifiutata da Pechino), o sul grado di democrazia del territorio. Secondo diversi esperti di diritto, l’influenza di Pechino nel territorio sta diventando “preoccupante”.