Incontro Xi-Trump: la promessa di maggior dialogo e una visita in Cina

Per il presidente Usa vi è stato un “tremendo progresso” nell’amicizia. Entro 100 giorni una struttura per affrontare lo squilibrio della bilancia commerciale. Silenzio cinese su Nordcorea e dispute marittime. Silenzio Usa sulla collaborazione alla lotta contro la corruzione.


Mar-a-Lago (AsiaNews/Agenzie) – Non ci sono molte cose di cui parlare a conclusione dei due giorni di visita del presidente cinese Xi Jinping a Donald Trump, suo omologo negli Usa. Nello scenario sontuoso e fiabesco della enorme villa di quest’ultimo, i due si sono accordati per una sua visita in Cina e per un maggior dialogo nel campo economico e militare.

Fra i pochi dettagli, emerge il giudizio del presidente Usa, secondo il quale vi è stato un “tremendo progresso” nelle relazioni. Rex Tillerson, segretario di Stato Usa, ha sottolineato “la positiva atmosfera e la chimica fra i due leader” e ha detto che Trump visiterà la Cina entro il 2017, ma senza dare alcuna data.

Wilbur Ross, segretario Usa per il commercio, ha dichiarato che le due parti si sono accordate per un “piano di 100 giorni” in cui con decisione affrontare gli squilibri commerciali che penalizzano gli Usa. Ma non ha dato alcun dettaglio. Egli però ha sottolineato il valore “simbolico” del piano come espressione del “crescente rapporto fra i due Paesi”.

Nelle dichiarazioni riportate dai media si parla di un nuovo “dialogo comprensivo fra Usa e Cina” capeggiato dai due presidenti e basato su quattro elementi: diplomazia e sicurezza; economia, applicazione delle leggi e sicurezza su internet; temi sociali e culturali. La nuova struttura sostituirà la precedente di “dialogo strategico ed economico”.

Le dichiarazioni di Tillerson parlano della Corea del Nord e delle dispute marittime nel mar Cinese meridionale; quelle di Xi– basate su un testo di Xinhua – non nominano nessuna delle due questioni. In compenso si parla di una maggior cooperazione militare fra i due Paesi.

I cinesi sottolineano che vi sarà cooperazione anche nel campo della lotta alla corruzione, facilitando il ritorno in Cina dei fuggitivi corrotti. Gli Usa non citano questo elemento.