Sri Lanka, pellegrinaggio e raccolta rifiuti: la Quaresima dei giovani
di Melani Manel Perera

I ragazzi sono alunni della St. Joseph’s Girls School di Nugegoda. Ogni anno le sorelle della Sacra Famiglia organizzano un pellegrinaggio per ripercorrere le stazioni della Via Crucis. Dopo essere arrivati in vetta all’Hiniduma Calvary, il gruppo è ridisceso raccogliendo i rifiuti.


Colombo (AsiaNews) – Un pellegrinaggio lungo un percorso di montagna, per ricordare il calvario di Gesù verso la crocifissione, e la raccolta dei rifiuti per rispettare e migliorare le condizioni dell’ambiente. È stata l’iniziativa quaresimale compiuta in Sri Lanka da un gruppo di giovani, genitori e suore appartenenti alla congregazione della Sacra Famiglia. L’evento ha riscosso grande apprezzamento tra gli studenti presenti, tutti alunni della St. Joseph’s Girls School di Nugegoda. Una di loro, Amanda, commenta ad AsiaNews: “Tutti siamo stati contenti di questo momento, sia per il suo valore spirituale che per quello ambientale”.

Come ogni anno le sorelle della Sacra Famiglia organizzano un pellegrinaggio di Quaresima, lungo il quale ripercorrono le stazioni della Via Crucis. Quest’anno, lo scorso 7 aprile, il percorso scelto è stato l’Hiniduma Calvary, il più antico calvario del Paese.

Alla manifestazione hanno partecipato 16 giovani dell’associazione (chiamati “supatha”), 14 bambini (i “supala”) e i membri adulti (cosiddetti “supasa”). Chamodi Fernando, coordinatore del gruppo dei supatha, riferisce che lo scopo del pellegrinaggio era duplice: “Per prima cosa, incontrare Gesù sulla cima del calvario. In secondo luogo, aiutare a tenere pulito l’ambiente”.

Il pellegrinaggio è stato guidato da suor Timali Lowe, incaricata del gruppo giovani, che ha invitato i ragazzi ad affidare “ogni problema, malattia e preoccupazione nelle mani di Dio, come fece Gesù parlando con il Padre nel Getsemani. Pregando Dio alla fine troverete una grande pace interiore”. “Così è stato – riportano alcuni ragazzi –. Alla fine della Via Crucis, in cima al monte, abbiamo condiviso le nostre esperienze. Tutti abbiamo avvertito la stessa libertà, consolazione, sentimento di gioia”.

La religiosa spiega: “Gesù ha fatto molte cose per noi. Ha sofferto per noi, per dare la salvezza a tutte le persone. Il sacrificio del calvario ha questo significato. Perciò anche noi dobbiamo fare qualcosa in cambio di quel sacrificio, in particolare per questo mondo che ci è stato donato”. “Per questo motivo – conclude – ho suggerito ai bambini di portare con sé dei sacchetti della spazzatura e raccogliere i rifiuti presenti sulla strada al ritorno dalla cima del monte”.