Nei primi tre mesi del 2017 sono morti 1200 coreani delle famiglie divise fra Nord e Sud

Il numero dei sudcoreani che attendono la riunificazione si abbassa sempre più. Nel 1988 erano più di 131 mila. Ad oggi sono 61mila; il 43% oltre gli 80 anni; il 19,4% oltre i novanta.


Seoul (AsiaNews) - Nel primo trimestre del 2017 sono morti più di 1200 sudcoreani, membri delle cosiddette ‘famiglie separate’, quelle che hanno subito i segni più evidenti della divisione della Corea tra Nord e Sud avvenuta nel 1953 al termine della guerra. A quel tempo, i confini vennero chiusi e i parenti che si trovavano ai due lati della barriera non poterono ricongiungersi. In seguito, e fino ad oggi, Nord e Sud hanno organizzato visite per la riunificazione delle famiglie, ma sempre come un breve "gesto di buona volontà”. L’ultima visita delle ‘famiglie separate’ si è svolte nell’ottobre del 2015 a Mount Kungang sulla costa Est della Corea del Nord, un evento che purtroppo è stato sospeso tra le tensioni degli organizzatori.

I dati sui decessi dei familiari divisi sono stati resi noti oggi dal governo di Seoul. Nel 2016 ne erano morti altri 3378. Il Ministero dell’Unificazione ha registrato i membri di queste famiglie dal 1988. Allora erano 131.172, ma oggi il 53 per cento di essi è morto. Dato l’incremento delle tensioni fra Stati Uniti e Pyongyang, con la ricaduta fra le due Coree, è probabile che per diverso tempo non si potrà organizzare alcun incontro fra familiari, lasciando un gruppo di persone sempre più logoro per l’attesa e col rischio di vederlo assottigliare sempre di più.

I dati anagrafici dimostrano che il 62 per cento dei 61.322 sopravvissuti presenti nella lista ha ormai raggiunto un’età superiore agli 80 anni; il 43 per cento fra gli 80 e 89 anni e il 19,4 per cento addirittura oltre i 90 anni. Ciò significa che con ogni probabilità molti di essi moriranno ancor prima che i dirigenti di Seoul e di Pyongyang riescano ad organizzare gli incontri di riunificazione. Com’è noto, le due Corea restano tecnicamente in guerra non essendo mai stato siglato un trattato di pace.

Nord e Sud Corea hanno organizzato finora 20 incontri per la riunificazione e molte famiglie che stanno aspettando il loro turno stanno perdendo le speranze.

Gli incontri di riunificazione sono stati tentati dal 1985. Per parteciparvi, i cittadini sudcoreani devono aver dimostrato di avere un parente ancora in vita dall’altra parte del confine e essersi registrati presso il ministero dell’Unificazione. Sui criteri attraverso i quali sono state scelte le famiglie, poco è dato sapere per quanto riguarda la Corea del Nord. Per la Corea del Sud, oltre all’obbiettivo grado di parentela, i pochi fortunati sono selezionati con il sorteggio.

Secondo il ministero dell’Unificazione, ben 8 famiglie sudcoreane su 10, rivolgono richieste ufficiali per sapere se i loro parenti sono ancora vivi, ancora prima di sperare di poterli incontrare.