Mons. Oswald Thomas Colman Gomis, 72 anni, dal 2002 è arcivescovo di Colombo, la capitale dello Sri Lanka. Dal 1998 al 2002 è stato presidente della Conferenza episcopale del paese. È attualmente Segretario generale della Federazione delle Conferenze episcopali d'Asia (Fabc). Membro del Comitato nazionale per la Pace, il presule è impegnato in prima persona in campo sociale.
Tra le battaglie che sta portando avanti insieme ad altri rappresentanti della Chiesa cattolica e personalità cristiane nel paese, quella per bloccare il varo delle due "pericolose" leggi anticonversione e quella contro l'introduzione di una "insidiosa" Legge sui diritti delle donne. Le prime due mirano a perseguire come illegale la conversione dal buddismo; la seconda assorbirebbe nella legislazione nazionale la Cedaw la Convenzione Onu sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne. Pur riconoscendo l'importanza di tutelare le donne, la Conferenza episcopale teme che la Cedaw "incoraggi la legalizzazione di ogni forma di aborto"; in Sri Lanka l'aborto è permesso solo nel caso in cui sia pericolo la vita della madre.
Nei mesi successivi lo tsunami, di cui lo Sri Lanka è stato il secondo paese più colpito, mons. Gomis è sceso in prima linea nel portare aiuti alle vittime. Appena appresa la notizia del disastro, il 26 dicembre scorso, l'arcivescovo è partito per un viaggio di 3 giorni nei luoghi più colpiti. In numerosi messaggi, anche attraverso AsiaNews, il presule ha invitato la popolazione alla solidarietà senza barriere etniche e religiose nel tentativo di risollevarsi dal disastro naturale.
Più volte si è appellato al governo perché si impegni per la pace con i ribelli Tamil e conduca una "politica di valori" senza discriminazioni.