Palestinesi in trionfo sulle rovine degli insediamenti ebraici di Gaza

Gaza (AsiaNews/Agenzie) - Stamane migliaia di trionfanti palestinesi hanno preso possesso degli insediamenti ebraici abandonati nella striscia di Gaza, bruciandone i resti, rompendo vetri e finestre. Alle 3 del mattino gli ultimi convigli di soldati israeliani hanno effettuato l'ultima fase del ritiro dal territorio occupato da 38 anni.

La polizia palestinese è rimasta immobile a guardare mentre la folla bruciava una sinagoga e una scuola religiosa ebraica. Intanto giovani armati hanno issato bandiere dei gruppi militanti, fra cui quella di Hamas. In origine, il piano della polizia palestinese era di tenere fuori dagli insediamenti abbandonati la folla. Ma dopo qualche ora il piano è fallito, mostrando la debolezza delle forze di sicurezza palestinesi e facendo temere il caos alla partenza dei soldati israeliani.

Durante la notte molti insediamenti sono stati bruciati, mentre donne ululavano di gioia. Molti giovani hanno fatto scoppiare fuochi d'artificio gridando "Allah è grande!".

Mohammed Khamish Habboush, residente di Gaza, usando l'altoparlante di na moschea, ha gridato: "E' solo il primo passo verso la piena liberazione... In futuro libereremo anche la Palestina".

Israele ha distrutto quasi tutti gli edifici dei 21 insediamenti a Gaza. All'ultimo momento ha deciso però di lasciare intatte 19 sinagoghe. L'Autorità Palestinese e gli Stati Uniti hanno criticato la decisione.

Stamattina presto folle di palestinesi hanno invaso gli insediamenti trascinando via i resti: sedie, tavoli, carrelli, porte e finestre. Alcuni giovani hanno buttato giù anche i pali dell'elettricità.

La polizia palestinese ha guardato stupita e immobile la distruzione.

Circa 5 mila truppe israeliane hanno lasciato la zona stamattina presto. L'ultimo soldato israeliano doveva lasciare la strisca di Gaza all'alba. Il primo conmvoglio israeliano è entrato in Israele attraverso il passaggio di Kissufim alle 3 del mattino (ora locale).

Due carri armati si sono bloccati per problemi meccanici e le truppe hanno dovuto aspettare degli enormi carri-attrezzi per caricarli. I soldati hanno sparato colpi in aria per tenere lontani i palestinesi.

Ieri sera tardi i soldati israeliani hanno ammainato la bandiera nazionale a Neve Dekalim. Dopo l'ultima foto ricordo, hanno chiuso il quartier generale, che verrà ceduto alla polizia palestinese.

Alla cerimonia di partenza, il comandante israeliano a Gaza, gen. Aviv Kochavi, ha detto il ritiro da Gaza può aprire speranze di pace.