Mosul, distrutta la moschea Al-Nouri. Accuse reciproche fra Isis e Stati Uniti

In quella moschea al Baghdadi proclamò il califfato nel 2014. Al-Abadi: È una dichiarazione ufficiale di sconfitta”. Moschea e minareto pendente erano fra i più antichi monumenti della città, datati verso il XII secolo. La città vecchia di Mosul è da giorni sotto assedio. Secondo l’Isis le distruzioni sono state causate dai radi americani.


Mosul (AsiaNews/Agenzie) – I jihadisti dello Stato islamico hanno distrutto la moschea Al-Nouri e il minareto pendente che l’affiancava [la “Hadba”]. Quest’oggi, il premier irakeno Haider al-Abadi ha dichiarato che quest’ennesima distruzione è “una dichiarazione ufficiale di sconfitta” del gruppo militante.

La distruzione dei due monumenti è avvenuta ieri sera, al quarto giorno della nuova offensiva delle truppe irakene e della coalizione internazionale a guida Usa che sta espugnando un’ultima parte – il centro della città vecchia – di Mosul dove diverse centinaia di combattenti dello Stato islamico (SI) oppongono una feroce resistenza, avendo minato anche molti edifici e stradine. La coalizione procede con lentezza perchè nella città vecchia sono presenti centinaia di migliaia di civili, spesso usati come scudo umano dai jihadisti.

La moschea, le cui fondamenta risalivano al XII secolo, era divenuta molto famosa perché proprio al suo interno il leader di Daesh, Abu Bakr al-Baghdadi, aveva proclamato il califfato il 29 giugno 2014 (foto 3).

Ieri sera sono state diffuse foto aeree dove al posto dei due antichi monumenti giacciono cumuli di rovine (Foto 1). Un comunicato del gen. Abdulamir Yarallah afferma: “Le nostre forze erano in procinto di avanzare, quando arrivati a 50 metri dalla moschea Al-Nouri, Daesh ha commesso un nuovo crimine storico facendo esplodere la moschea al Nouri e la Hadba”.

Ma più tardi, su Twitter, i jihadisti dello Stato Islamico attraverso la loro agenzia Amaq hanno incolpato i raid americani per la distruzione. Il breve messaggio dice: “Urgente: l’agenzia Amaq dello SI afferma che la moschea Al-Nouri è stata distrutta da alcuni raid americani”.

Ieri sera, il gen. Joseph Martin, comandante delle forze terrestri, ha ribadito che “Daesh ha distrutto uno dei più grandi tesori dell’Iraq e di Mosul”.

Dalla proclamazione del “califfato” lo SI ha distrutto numerosi monumenti storici in Iraq e Siria.

La moschea Al-Nouri prende il suo nome da Noureddin al-Zinki, unificatore di Siria e Iraq, che ne ordinò la costruzione nel 1172. Con un progetto di rinnovamento e ampliamento, la moschea fu distrutta e ricostruita nel 1942. Il minareto pendente era la parte più antica e originaria dell’antico monumento (foto 3).