India del nord-est, mons. Menamparampil propone una preghiera ecumenica per la pace

Lo United Christian Forum North East India accoglie l’iniziativa dell’arcivescovo emerito di Guwahati. Dal prossimo agosto, il primo giorno di ogni mese, l’invito a tutti i cristiani “a mettersi in disparte per pochi minuti di preghiera”. La risposta “tempestiva” della Chiesa locale, all’indomani della vandalizzazione della cattedrale di Bongaigaon.


Guwahati (AsiaNews) – All’inizio di ogni mese, una “preghiera ecumenica speciale per la pace e l’armonia tra le comunità, da parte di tutte le Chiese e dei nostri amici”. È la proposta di mons. Thomas Menamparampil, arcivescovo emerito di Guwahati (in Assam) ed ex amministratore apostolico di Jowai (in Meghalaya), per stemperare la tensione nel nord-est dell’India, una delle regioni più irrequiete di tutto il Paese. La sua iniziativa è stata accolta con entusiasmo dallo United Christian Forum North East India (Ucfnei), un raggruppamento di organizzazioni cristiane, cattoliche, presbiteriane e battiste. Ad AsiaNews mons. Menamparampil riporta che “a partire da agosto, in tutta la regione verrà recitata la preghiera che ho composto (v. in fondo all’articolo)”.

L’arcivescovo sostiene che “tutte queste iniziative a livello locale, come i programmi di formazione, gli incontri, le preghiere, rispondono in maniera tempestiva al doloroso evento di Bongaigaon”. Egli si riferisce alla vandalizzazione della cattedrale diocesana, avvenuta pochi giorni fa per motivi ancora ignoti, che però fanno pensare “più ad un furto” che all’intenzione di voler colpire i cristiani.

Raccogliendo la proposta del leader cattolico, figura chiave del processo di pacificazione tra i gruppi etnici in India, ieri il Forum ha diffuso un comunicato. Nel documento lancia “un appello appassionato a tutti gli individui cristiani, congregazioni, gruppi di amici, istituzioni e scuole, Chiese e organizzazioni ad offrire una preghiera il primo giorno di ogni mese dell’anno, con effetto da agosto 2017, per la pace e l’armonia nella nostra società e nel nostro Paese”. Ciò che preoccupa i cristiani della regione, continua il comunicato, è “assistere alla situazione di instabilità, ad atrocità di varie proporzioni, all’intolleranza religiosa e alla violenza in nome della religione, dei sentimenti etnici e settari, e a tutto ciò che di indesiderato è successo di recente sotto il nostro sguardo”. L’invito a tutti è “a mettersi in disparte per pochi minuti di preghiera, sul posto di lavoro, a scuola, in chiesa, sia con programmi organizzati che non, in base a quello che ognuno ritiene più conveniente”.

Di seguito la preghiera composta da mons. Menamparampil.

“Dio di misericordia e compassione, ti ringraziamo per l’eredità culturale della nostra grande nazione. Ti rendiamo grazie per l’armonia tra le comunità che ha sempre prevalso tra di noi nel corso dei secoli, nonostante le nostre numerose differenze. Preghiamo affinchè questa grande tradizione non venga indebolita, ma piuttosto che essa possa crescere più forte giorno dopo giorno tra le nostre comunità, e che la pace possa regnare nella nostra società oggi e in ogni epoca. Per questo ti preghiamo per mezzo dello spirito di Dio, nel nome di nostro Signore Gesù Cristo”.