Taiwan critica l'Onu che non le concede il seggio in Assemblea

Il comitato generale ha rifiutato, per il 13mo anno consecutivo, di portare la questione all'Assemblea generale, aperta ieri. Critiche anche ai partiti dell'opposizione per le recenti visite a Pechino. La prossima settimana il presidente Chen Shui-bian in visita in America.


Taipei (AsiaNews/Agenzie) – Commenti indignati a Taiwan dopo che ieri l'Onu ha respinto – per il 13mo anno consecutivo - la richiesta di un seggio nell'Assemblea mondiale a causa dell'opposizione della Cina.

"E' ingiusto – commenta Mark Chen Tan-sun, ministro degli Esteri - che un comitato dominato dalla Cina popolare e dai suoi alleati possa impedire che le nostre 2 proposte siano discusse nell'Assemblea generale." Il comitato dell'Assemblea generale ha rifiutato di mettere le proposte nell'agenda della 60ma sessione, che si è aperta ieri. Secondo Chen solo il Paraguay, tra i 28 membri del comitato generale, ha sostenuto le richieste dell'isola. Il Paraguay è uno dei soli 26 Stati che riconoscono Taiwan.

Nella prima richiesta Taiwan ribadiva la necessità "di assicurare la rappresentanza nelle N.U. dei 23 milioni di persone" che la popolano. Nella seconda istanza –per la prima volta avanzata in questa sede- ha chiesto un intervento dell'Onu "per mantenere la pace nello stretto di Taiwan" contro la crescente minaccia portata dalla Grande Cina.

La Cina popolare nega di costituire una minaccia per Taiwan e sottolinea il crescente volume di commerci e investimenti tra i 2 Paesi, come pure l'alto numero di taiwanesi che ogni anno si reca in Cina.

Dure critiche anche per i partiti dell'opposizione. "[Pechino] ha anche fatto uso –prosegue Chen- delle visite in Cina dei leader dei partiti di opposizione come prova che esistono stretti legami, e i partiti di opposizione dovrebbero riflettere cosa ci sia dietro questa nociva alleanza con la Cina."

Il presidente taiwanese Chen Shui-bian compirà, a partire da martedì 26 settembre, un viaggio nell'America centrale e negli Stati Uniti e spera di rinsaldare i rapporti con gli Stati alleati. I media locali riferiscono che Chen intendeva trovarsi a New York durante l'Assemblea generale Onu, alla quale è atteso il presidente Hu Jintao della Cina popolare; ma Washington non avrebbe accordato il benestare, per evitare contrasti con Hu. James Huang Chih-fang, vice segretario generale di Chen, ha definito la notizia "infondata". Sempre secondo fonti non confermate, Washington avrebbe chiesto all'ex presidente taiwanese Lee Teng-hui di posporre la sua visita negli Usa, in programma da tempo ma che viene a coincidere con il viaggio di Chen.