Maharashtra, un altro musulmano linciato in nome delle “vacche sacre” (Video)

I “vigilanti delle vacche” sospettavano che egli trasportasse bovini. L’episodio avviene a poche ore dalla sentenza della Corte suprema che ha sospeso il bando sulla carne bovina. La questione delle vacche sta spaccando la società indiana.


Mumbai (AsiaNews) – Ancora un linciaggio in India in nome della protezione delle “vacche sacre”. È successo ieri nella zona di Bharsingi a Nagpur (Maharashtra), dove Ismail Shah, un uomo musulmano di 40 anni è stato aggredito da una folla di “gau rakshaks”, cioè “vigilanti delle vacche”, per il sospetto che egli trasportasse bovini. Si tratta dell’ultimo episodio di violenza perpetrato dai fondamentalisti indù, che vogliono che il loro animale sacro venga venerato da tutta la popolazione indiana, comprese le minoranze.

In India la questione delle vacche sta provocando gravi fratture nella società. Analisti riportano che da quando è salito al potere in premier Narendra Modi, esponente del partito nazionalista indù Bharatiya Janata Party, le posizioni estremiste dell’Hindutva hanno guadagnato nuovo vigore. Oltre ai famosi “ritorni a casa”, cioè alla religione induista da parte di chi si è convertito ad altre confessioni, e la “zafferanizzazione” della cultura, con l’enfasi alle tradizioni induiste, l’argomento che di recente sta suscitando più clamore è il bando della macellazione della carne di vacca, di cui l’India è il primo esportatore al mondo.

Tale restrizione al commercio di carne e pellami ha rinvigorito ancora di più le posizioni radicali dei protettori delle vacche, che si sono resi protagonisti di numerosi episodi di intolleranza nei confronti della minoranza musulmana, quella più coinvolta nel commercio e nell’allevamento dei bovini. Per attenuare la tensione tra i gruppi religiosi, dopo mesi di silenzio è intervenuto anche il premier Modi, tentando di sedare gli animi dei fondamentalisti. La sua presa di posizione però non è bastata a disinnescare i focolai di violenza locali, come dimostra il linciaggio del musulmano nel Maharashtra. Esso avviene a poche ore di distanza dalla sentenza della Corte suprema, che l’altro ieri (11 luglio) ha deciso di sospendere il bando sulla carne. Nella loro decisione, i giudici sono stati spinti dalle proteste popolari e da numerose iniziative (anche provocatorie) a livello di civile.