Allo studio voli diretti permanenti Cina - Taiwan

Shanghai (Asia News/Agenzie) - Jia Qinglin, membro del Comitato permanente del Politburo, ha dichiarato durante un forum a Shanghai che la Cina è pronta ad istituire voli charter diretti con Taiwan durante i periodi di vacanza. Il politico, presidente del Gruppo centrale per gli Affari di Taiwan e presidente della Conferenza consultiva politica del popolo cinese, ha sottolineato che l'intenzione è quella di poter arrivare in futuro ad organizzare voli diretti durante tutto l'anno.

Il forum di Shanghai è presieduto da James Soong Chu-yu, presidente del People first party (Pfp), partito di Taiwan all'opposizione. Jia ha dichiarato: "Partendo dall'esperienza dei voli charter effettuati durante l'ultimo capodanno lunare, speriamo di poter organizzare dal prossimo anno voli diretti ed aperti a tutti". La Cina e Taiwan avevano infatti organizzato voli charter in occasione del nuovo anno lunare lo scorso febbraio.

Jia ha criticato il presidente di Taiwan Chen Shui-bian ed il suo Partito progressista Democratico: "Le autorità di Taiwan - ha dichiarato - non hanno ancora abbandonato l'idea di essere indipendenti, anzi la invocano a gran voce. L'azione separatista è una minaccia reale, che nuoce agli interessi dell'economia e del popolo".

Jia sta lavorando per estendere i voli a più città, e per creare linee di trasporto merci. Ha invitato le associazioni degli industriali non statali a presentare un piano. Finora i voli hanno collegato Pechino, Shanghai e  Guangzhou con Taipei e Kaohsiung.

Soong ha detto che il primo volo diretto da istituire dovrebbe collegare Taipei a Shanghai. "Sarebbe un beneficio - ha detto - per 500 mila professionisti, ridurrebbe notevolmente i loro costi di viaggio".

Il presidente della Shanghai Airlines Zhou Chi, presente al forum, ha detto che il principale obiettivo è organizzare voli regolari. "I voli temporanei sono più difficili da organizzare. Vogliamo una cooperazione a lungo termine con orari fissi".

Soong, che recentemente si è opposto ad una proposta del governo taiwanese di stanziare 11 miliardi di dollari per l'acquisto di armi dagli Stati Uniti, ha dichiarato che gli accordi fra Cina e Taiwan dovrebbero basarsi sull'economia e non sulla minaccia militare della Cina.