Xi Jinping sfoggia l’esercito “capace di sconfiggere tutti gli eserciti”
di Wang Zhicheng

La parata in occasione dei 90 anni del Pla. Tutti gli armamenti mostrati sono “made in China”. In cinque anni Xi ha ripulito l’esercito da generali corrotti e dai suoi nemici. Le spese per la sicurezza interna sono superiori a quelle per la sicurezza verso l’esterno.


Pechino (AsiaNews) - In una esibizione di potenza militare mai vista prima, il presidente cinese Xi Jinping ha arringato le sue truppe dicendo che la Cina “ha ormai la fiducia e la capacità di sconfiggere tutti gli eserciti che osano offendere”. E secondo la tradizione maoista, egli ha anche ribadito che l’esercito deve essere “fermamente leale” al Partito comunista cinese, portando la lotta “ovunque il Partito indichi”.

Secondo la Xinhua, Xi ha parlato davanti a uno spiegamento di 12mila soldati in tenuta d’assalto, pronti per la battaglia, in occasione dei 90 anni dalla fondazione dell’esercito per la liberazione del popolo (Pla). L’anniversario cade domani, 1° agosto, ma la grande parata si è tenuta ieri nella base di Zhurihe (Mongolia interna), a differenza di altre parate tenutesi quasi sempre in piazza Tiananmen.

Osservatori fanno notare che gli armamenti esibiti - fino ai jet da combattimento e ai missili - sono tutti “made in China”. Il 40% delle armi erano una novità assoluta, mostrati per la prima volta.

Il presidente Xi è anche direttore della Commissione militare centrale, la più alta autorità che governa l’esercito più grande del mondo. In questi cinque anni del suo governo egli ha spinto per la modernizzazione dell’esercito, riducendo il numero di soldati, ma innalzando il loro livello professionale. “Siate pronti - ha detto - di radunarvi subito all’appello e siate capaci di combattere e vincere ogni battaglia”.

In questi cinque anni, grazie alla lotta anti-corruzione, Xi ha deposto centinaia di leader militari appartenenti ad altre cordate del Politburo, e promuovendo leader suoi amici.

L’istruttore capo della parata di ieri, ad esempio, è Han Weiguo, comandante del Comando centrale delle operazioni e considerato un amico stretto di Xi. Han è stato promosso generale due giorni prima della parata.

La Cina ha diversi fronti di tensione con l’esterno: per i confini con l’India; per la sovranità sulle isole del Mar Cinese meridionale e di quello orientale. Ma ormai da alcuni anni, il budget della sicurezza interna, per il controllo della popolazione, supera di molto quello per la sicurezza con l’esterno.