Asian Youth Day, hanno collaborato più di 100 ragazzi e ragazze musulmane

L’organizzazione dell’Asian Youth Day (Ayd) in Indonesia rappresentava una grande sfida. Negli ultimi mesi, la nazione ha registrato un forte aumento degli episodi di intolleranza verso le minoranze religiose. Un giovane musulmano: “L’Indonesia ed i suoi musulmani hanno la responsabilità della riuscita di questo evento”. L’esperienza di dialogo tra i giovani cattolici asiatici e i coetanei musulmani della terza giornata dell’Ayd. “Quest’incontro fa sì che la nostra tolleranza non sia una tolleranza silenziosa”.


Yogyakarta (AsiaNews) – Al successo della VII Giornata Asiatica dei Giovani (Yogyakarta 2-6 agosto) hanno contribuito anche più di cento ragazzi e ragazze musulmani di alcune organizzazioni islamiche moderate, riuniti nel gruppo di volontari Young Muslim Fellows (Ymf). Con entusiasmo e impegno, i volontari hanno prestato assistenza e contribuito alla sicurezza degli oltre 2mila ragazzi provenienti da 22 Paesi asiatici che hanno partecipato alla manifestazione. Nell’arco dei quattro giorni, i ragazzi hanno potuto partecipare anche a numerosi incontri sul tema della convivenza e condividere i valori delle rispettive religioni. L’importante risvolto interreligioso dell’Asian Youth Day (Day) ha offerto un importante contributo al dialogo e alla promozione della coesistenza pacifica in Indonesia.

L’organizzazione dell’evento, dal tema “Gioiosa gioventù asiatica! Vivere il Vangelo nell’Asia multiculturale”, rappresenta una grande sfida, soprattutto nel periodo storico che attraversa l’Indonesia, Paese musulmano più popoloso al mondo. Negli ultimi mesi, la nazione ha registrato un forte aumento degli episodi di intolleranza verso le minoranze religiose. L’avanzare di alcuni movimenti islamici radicali, minaccia alla coesistenza pacifica e alla tradizione pluralista nazionale, hanno poi contribuito alla nascita di forti tensioni sociali.

“L’Indonesia ed i suoi musulmani hanno la responsabilità della riuscita di questo evento”. Alla vigilia dell’Ayd, queste erano le parole di Rifqi Fairuz, giovane responsabile di Ymf. “Siamo volontari musulmani disposti a dedicare il nostro tempo come ‘compagni di apprendimento’ dei partecipanti all'Ayd. Siamo rappresentanti di varie organizzazioni musulmane come Nahdlatul Ulama e Muhammadiyah [le più importanti associazioni islamiche moderate d’Indonesia ndr]. La maggior parte di noi proviene dalle università islamiche intorno a Yogyakarta e da qualche scuola coranica. L’Ayd è una buona occasione per costruire dialoghi interreligiosi e interculturali a livello asiatico, affinché la diversità in Asia non sia erosa dall'esclusivismo”.

L’esperienza di dialogo più intensa tra i giovani cattolici asiatici e i coetanei musulmani è avvenuta nella terza giornata dell’Ayd, dal tema “L’unità nella diversità”, durante l’iniziativa chiamata “Esposizione”. I partecipanti sono stati divisi in piccoli gruppi e inviati a visitare 25 luoghi di interesse a Yogyakarta. I volontari di Ymf hanno preso parte all’iniziativa in qualità di guide e addetti alla sicurezza. Durante l’esperienza, i giovani musulmani sono stati invitati a condividere le loro testimonianze sull’islam in Indonesia. Rifqi ha dichiarato: “Quest’incontro fa sì che la nostra tolleranza non sia una tolleranza silenziosa”. (M.H.)