Oltre 20 milioni di sudcoreani in viaggio per il Chusok
di Theresa Kim Hwa-young

L'antico rito, legato al ricordo dei propri defunti, cambia sotto la spinta della modernità: molti non hanno più tempo di visitare le tombe familiari e scelgono di affidarne la pulizia a un'impresa statale.


Seoul (AsiaNews) - Più di 20 milioni di sudcoreani sono tornati nei loro paesi d'origine in occasione della festività di Chusok (luna piena), in cui si usa visitare le tombe dei propri defunti. Ma il progresso e i ritmi della modernità rischiano di compromettere questo antichissimo rito.

Il Chusok, festeggiato in tutto l'Estremo oriente (è conosciuto anche come Festa d'autunno), cade il 15esimo giorno del 18esimo mese lunare: quest'anno si è svolto dal 17 al 19 settembre. È una delle festività più importanti in Corea del Sud e un momento molto utile per rafforzare legami familiari. In questa occasione si usa ringraziare i propri antenati per aver provveduto "riso e frutta", ovvero il sostentamento di tutta la famiglia. La mattina presto i familiari svolgono un rito in memoria dei propri cari e si recano al cimitero per riordinarne le tombe. I cattolici partecipano anche alla messa.

Ultimamente, però, si assiste a graduali modifiche di questa antica usanza, dovute alle esigenze e ai ritmi imposti dalla modernità. Quest'anno, ad esempio, molte persone hanno deciso di rinunciare a lunghi ed estenuanti viaggi per tornare nelle rispettive città d'origine ed hanno cercato soluzioni più semplici per rispettare la tradizione.

Dai primi anni '90 la Federazione cooperativa agricola nazionale effettua il polcho (pulizia della tomba): un servizio utile a tutti coloro che non possono tornare a casa durante la festività. Secondo alcuni dirigenti della Federazione, il numero di persone che usufruiscono di questo servizio è aumentato molto negli ultimi anni.

Sempre per la scarsa disponibilità di tempo, molti scelgono altri periodi dell'anno per visitare i cimieri. "La settimana lavorativa di 5 giorni ed altre festività mi permettono di visitare la mia famiglia molto spesso - ha dichiarato una ragazza - tornare per il Chusok e passare tutto il giorno sulle strade non mi sembra più molto logico".

La Hana Tour Service - la più grande agenzia di viaggi coreana - ha dichiarato di aver avuto quest'anno circa 6 mila clienti durante la festività. La cifra è in calo rispetto agli  8.700 dell'anno scorso, ma i responsabili dell'agenzia la ritengono comunque elevata. Secondo un portavoce la diminuzione dei viaggiatori per questo Chusok è legata alla durata della festività: 3 giorni contro i 5 del 2004. "Per il prossimo anno - continua il portavoce dell'Hana tour service - ci aspettiamo 14 mila viaggiatori".