Fiume inquinato dell'Henan causa il cancro degli abitanti

Lo dicono gli abitanti del piccolo villaggio di Huangmenying. Il loro fiume riceve scarichi da industrie "protette" dai funzionari locali e poi sfocia nel fiume Huai, che dà acqua a un sesto della popolazione cinese.


Pechino (AsiaNews/Scmp) – "L'acqua delle nostre sorgenti causa il cancro". E' quanto dicono gli abitanti di Huangmenying, villaggio di circa 2.500 persone nella centrale provincia dell'Henan, che registra un numero molto alto di malati di cancro. Il villaggio riceve acqua dallo Shaying, un tributario del fiume Huai, forse il più inquinato della Cina.

Kong Heqin, 30 anni, è colpita da cancro all'esofago e all'intestino. Nonostante 3 operazioni sente il tumore che le cresce nel ventre, ma non ha più soldi per le cure.

"Ho speso – racconta Kong - 70 mila yuan (circa 7 mila euro) per le 3 operazioni e non posso prendere altri prestiti. Mio marito dice che potremmo vendere il figlio maggiore a una coppia che lo voglia adottare, ma mi rifiuto di farlo. Preferirei morire". Il marito di Kong, come molti uomini del villaggio, è andato a Shanghai per lavorare come operaio ma guadagna appena quanto basta per mantenere la moglie e i 2 figli.

Huo Daishan, attivista locale, dice che dal 1990 sono morti di cancro 118 residenti. Racconta che il fiume riceve gli scarichi di concerie, cartiere e altre fabbriche, tutte "protette" dai funzionari locali. "Quando la fabbrica – dice - riesce a coinvolgere il governo locale e i loro interessi coincidono, diventa difficile intervenire. Per questo è stato così duro trovare una soluzione in questi anni." Le fabbriche, aggiunge, spesso sono di ditte estere, bandite dai governi stranieri perché inquinavano. "Ma le industrie – spiega - non riconoscono alcuna responsabilità. Si rifiutano di depurare i loro scarichi."

Fonti ufficiali riconoscono che il 90% dei fiumi cinesi che attraversano centri abitati è molto inquinato e che circa 300 milioni di residenti non dispongono di acqua potabile. Pechino ha speso 60 miliardi di yuan (circa 6 miliardi di euro) per risanare lo Huai – che fornisce acqua a un sesto della popolazione - ma la scorsa primavera ha ammesso che l'inquinamento rimane "ad un grave livello".

Huo racconta che l'acqua dello Huai, nei giorni peggiori, "è nera come salsa di soia, con una quantità di schiuma. Anche l'odore è nocivo."  I test dimostrano che l'acqua dello Huai contiene percentuali pericolose di metalli, ammoniaca e petrolio.

In altre zone della Cina la popolazione è insorta contro le fabbriche inquinanti e gli "indifferenti" funzionari pubblici. Ma a Huangmenying la popolazione non si ribella: chi può fugge via, gli altri spendono i pochi soldi che hanno per comprare bottiglie di acqua potabile.