Seoul, oltre 50mila tonnellate di riso in eccesso per i Paesi in via di sviluppo

Il ministero coreano dell’agricoltura propone l’entrata nel Fac, la convenzione per l’assistenza a Paesi segnati dalla fame. Per il 2017 in Corea del Sud si prevede una sovrapproduzione di 200mila tonnellate di riso. Quest’anno l’impegno del Fac è rivolto soprattutto a Sud Sudan, Somalia, Yemen, Nigeria.


Seoul (AsiaNews) - La Corea del Sud prevede di dare il prossimo anno circa 50mila tonnellate di riso in eccesso ai Paesi in via di sviluppo. Ciò stabilizzerà l’offerta di riso - e i prezzi - nel Paese e aiuterà nazioni povere a rischio fame nel mondo.

La proposta del ministero dell’Agricoltura è legata all’entrata nel Food Assistance Convention (Fac), un’associazione internazionale di 14 Paesi, sotto gli auspici dell’Onu. Il ministero attende entro la fine dell’anno l’approvazione del parlamento coreano per divenire membro del Fac.

L’anno scorso la Corea del Sud ha avuto circa 300mila tonnellate di riso in eccesso, con 4,2 milioni di tonnellate di produzione e 3,9 milioni di tonnellate di riso consumato. Si prevede che anche per il 2017 vi sarà una sovrapproduzione di 200mila tonnellate.

La sovrapproduzione emerge perché un crescente numero di sudcoreani ha ridotto le quantità di riso nella loro dieta. Allo stesso tempo, essi hanno diversificato i loro cibi con alternative quali grano, orzo, fagioli, granoturco.

Il Fac è una convenzione fra 14 nazioni che promuove l’assistenza umanitaria di cibo a nazioni in via di sviluppo, seguendo le indicazioni dell’Onu. Fra i suoi membri vi sono gli Usa, l’Unione europea, il Canada, il Giappone, l’Australia. Quest’anno l’impegno del Fac è rivolto soprattutto a Sud Sudan, Somalia, Yemen, Nigeria.