Bali, ‘imminente eruzione’ del Monte Agung. Evacuati residenti e turisti
di Mathias Hariyadi

Attività vulcanica in aumento, allerta a siaga (livello 3). Quattro giorni fa, 427 episodi di tremori vulcanici. L’ultima eruzione nel 1963 causò oltre 1.000 morti. Sulle pendici si trova il Pura Besakih, più importante tempio induista dell’isola.


Denpasar (AsiaNews) – Le autorità indonesiane hanno disposto l’evacuazione di 1.259 persone a Karangasem, temendo l’imminente eruzione del Monte Agung (foto 2), la vetta più alta nell’isola di Bali. Questa è una delle misure preventive per il piano di emergenza.  Le agenzie governative invitano abitanti e turisti ad evitare qualsiasi attività nei pressi del vulcano e in tutte le aree entro un raggio di 6 km dal suo picco.

Lo scorso 19 settembre, l’Agenzia nazionale di mitigazione dei disastri (Bnpb) ha dichiarato che il livello di allerta del Monte Agung è salito a siaga (allerta 3), a seguito di un aumento dell'attività vulcanica. Nello stesso giorno, i rilevatori dei vulcanologi indonesiani hanno registrato 427 episodi di tremori vulcanici. “L'epicentro – ha dichiarato un addetto ai rilevamenti – si trova a 2 km dalla superficie e la profondità del magma è di soli 5 km; di conseguenza, tutte le persone devono rimanere vigili”.

Il Monte Agung, con i suoi 3.142 metri di altezza, è una delle maggiori attrazioni dell’isola di Bali. È credenza delle popolazioni locali che il vulcano, chiamato Gunung Agung, sia una replica del Monte Meru, asse centrale dell’universo. La leggenda narra che il vulcano ne sia un frammento, portato a Bali dai primi induisti. Sulle pendici del vulcano si trova il Pura Besakih (foto 3 e 4), il tempio più importante, più grande e più sacro della religione indù a Bali.

L’ultima eruzione del Monte Agung è avvenuta nel 1963, quando la lava uscita dal cratere danneggiò diversi villaggi vicini, causando la morte di circa 1.100 persone.