An Giang, arrestato eremita buddista dissidente

Vuong Van Tha ha usato un altoparlante per denunciare gli “errori e crimini” del governo. Preso in custodia il 18 maggio 2017, la famiglia non ne ha avuto notizie per tre mesi. Nel 2016 aveva scontato una condanna a tre anni per “abuso delle libertà democratiche”. Le autorità limitano le attività dei gruppi religiosi. 


Hanoi (AsiaNews/Rfa) – Le autorità vietnamite detengono in regime di isolamento dal maggio scorso Vuong Van Tha, membro di una setta non autorizzata del buddismo Hoa Hao. È quanto afferma il Consiglio interreligioso del Vietnam, gruppo che promuove la libertà religiosa nel Paese, aggiungendo che tale reclusione costituisce una violazione della Costituzione vietnamita.

In un comunicato diffuso lo scorso 27 settembre, il Consiglio dichiara che il 18 maggio la polizia ha preso in custodia l’eremita buddista (foto), insieme al figlio e due cugini, dopo averne assediato la casa nella provincia meridionale di An Giang.

Per tre mesi la famiglia non ha ricevuto informazioni sulle condizioni di Tha e dei suoi tre parenti, fino a quando le autorità non hanno comunicato che i quattro erano detenuti nella prigione di Bang Lang, nel distretto di Long Xuyen. Prima del suo arresto, Tha ha usato un altoparlante per denunciare quelli che definisce “errori e crimini” del governo vietnamita.

Nell’agosto del 2016, Tha era uscito dal carcere dopo aver scontato una condanna a tre anni per “abuso delle libertà democratiche con lo scopo di violare gli interessi dello Stato, i diritti e gli interessi legittimi di organizzazioni e cittadini”.