Uttar Pradesh, il governo nazionalista depenna il Taj Mahal dalle guide turistiche

Il mausoleo scompare dalle attrazioni consigliate ai turisti. I nuovi opuscoli riportano in maggioranza monumenti indù. L’edificio - Patrimonio dell’umanità - sconta le politiche nazionaliste del chief minister Yogi Adityanath.


Lucknow (AsiaNews/Agenzie) – Il governo nazionalista dell’Uttar Pradesh ha eliminato il Taj Mahal dalle guide turistiche e prevede che non saranno destinati fondi alla sua manutenzione per l’anno in corso. Il mausoleo islamico, dedicato dall’imperatore moghul Shah Jahan alla memoria della moglie Mumtaz Mahal, è tra le mete turistiche più famose di tutto il mondo. Esso sconta però le nuove politiche conservatrici del chief minister Yogi Adityanath, guru indù eletto alla guida dello Stato indiano lo scorso marzo. Egli ha affermato che il monumento, fatto edificare nel 1632, “non ha alcun legame con la cultura o l’eredità indiana”.

Il famoso monumento in marmo bianco che sorge ad Agra è conosciuto in tutto il mondo come un “inno all’amore eterno” e attrae migliaia di turisti. È considerato un capolavoro dell’arte musulmana in India. Nel 1983 l’Unesco lo ha inserito tra i monumenti Patrimonio dell’umanità; dal 2007 fa parte delle sette meraviglie del mondo.

Addetti del settore lamentano che “se i turisti faranno riferimento solo alle indicazioni contenute nelle guide statali, non verranno più a vedere il Taj Mahal. Questo avrà un impatto negativo sulle nostre entrate”.

Al posto del mausoleo, il depliant pubblicizzato dal governo menziona nuove attrazioni. Leader dell’opposizione denunciano che sono tutte indù. Tra queste, il tempio di Gorakhpur, dove il chief minister Adityanath è il principale sacerdote. Abhishek Manu Singhvi, portavoce del Congress, afferma: “L’omissione [del Taj Mahal dagli opuscoli] è un chiaro preconcetto religioso, che è del tutto inappropriato”.