La Cina guida la ‘rivoluzione digitale’ in Asia

Fra le prime 10 compagnie che “perturbano” la vita con strumenti digitali, otto sono cinesi; una giapponese e una sudcoreana. Con questi strumenti la crescita economica è maggiore e più veloce. L’esplosivo aumento dell’uso dello smartphone al posto delle carte di credito.


Pechino (AsiaNews/Caixin) – La rivoluzione digitale in Asia è guidata da compagnie cinesi: è quando emerge da una statistica della Gartner Inc., pubblicata ieri dal sito Caixin, specializzato in economia, che prende in considerazione l’influenza nei loro Paesi da parte di ditte produttrici e all’avanguardia nell’high tech. Le loro produzioni e la loro ricerca cambia lo stile di vita delle persone.

Su 10 nomi di “perturbatori digitali”, i primi sette sono tutte ditte cinesi. Le prime tre sono: Tencent, che investe nei media e nell’intrattenimento; Alibaba, specializzato nell’e-commerce; il motore di ricerca Baidu. Seguono altre specializzate nella produzione di smartphone, come la Xiaomi, o la Didi Chuxin, per il servizio di auto private. Fra i 10 nomi, ve ne sono due non cinesi: i motori di ricerca Yahoo Japan e il Naver della Corea del Sud.

La Gartner definisce “perturbatori digitali” quelle “entità che influenzano e innalzano le attese fondamentali e I comportamenti nella cultura, nel mercato, nell’industria o nei processi causati da o espresso attraverso capacità digitali, canali, o proprietà”.

Grazie ai “perturbatori digitali”, “la crescita nella regione Asia-Pacifico è 1,6 volte più veloce che nel mercato mondiale”. “L’adozione di tecnologie, come il portafoglio digitale [il commercio via cellulare] è molto più alto e può raggiungere 1,7 miliardi di internauti nel mercato”.

Uno dei campi che stanno trasformando il modo di vivere è quello dell’uso dello smartphone al posto delle carte di credito. Negli ultimi due anni in questo campo vi è stata una crescita esplosiva che farà perdere almeno il 10% del mercato ai metodi tradizionali.