Tillerson: ‘Pronti a dialogare in qualsiasi momento’ con la Corea del Nord

Un cambio di rotta rispetto alla posizione Usa che impone il disarmo di Pyongyang come precondizione. Necessario un “periodo di quiete” senza test missilistici. “Incontriamoci e parliamo”. Ma la posizione di Trump “non è cambiata”.


Washington (AsiaNews/Agenzie) – Gli Stati Uniti sono “pronti a dialogare in qualsiasi momento”  con la Corea del Nord, senza precondizioni. È quanto sostenuto ieri dal segretario di Stato americano, Rex Tillerson, durante il forum politico del Consiglio atlantico, a Washington.

Tillerson apre al dialogo, sostenendo la necessità di un “periodo di quiete” che li preceda, senza test missilistici o nucleari: “Incontriamoci e parliamo del tempo e se sarà una tavola quadrata o rotonda, se è quello che volete. Poi possiamo cominciare a buttare giù un piano, una via, di quello che su cui potremmo voler lavorare”.

La posizione del segretario di Stato diverge da quella finora sostenuta dagli Stati Uniti, secondo cui il disarmo di Pyongyang è un presupposto inderogabile alle trattative. A quanto comunicato dalla Casa Bianca poche ore dopo la dichiarazione, la visione di Tillerson non  collima neanche con quella del presidente Donald Trump, che “non è cambiata”.

I rapporti  fra Stati Uniti e Corea del Nord sono a un punto critico. I test missilistici di Pyongyang e le sanzioni imposte dalle Nazioni unite hanno portato a un’escalation di tensioni, esacerbate dalla guerra di parole fra i due leader.

Di recente, il funzionario Onu Jeffrey Feltman si è recato in Corea del Nord. A quanto da egli riferito, i funzionari nordcoreani non hanno preso impegni, ma concordato che “la discussione dovrebbe continuare”. Tuttavia, la Corea del Nord ha messo in chiaro di avere scarso interesse nei negoziati con gli Stati Uniti, prima di aver sviluppato la capacità di colpire il territorio statunitense con un missile nucleare. Una cosa che secondo gli esperti, non ha ancora dimostrato di poter fare.